VIBO VALENTIA «L’anno scorso, quando abbiamo iniziato questa attività, sembrava una cosa improbabile riuscire ad arrivare a questo punto perché abbiamo già la possibilità di dare i risultati di tutto un anno di lavoro di analisi sulle cause profonde dell’inquinamento del mare, e questa è una buona base di partenza per tutto il lavoro che dovrà essere fatto nei prossimi mesi e nei prossimi anni». Non nasconde la propria soddisfazione Camillo Falvo, procuratore della Repubblica di Vibo Valentia che ha fatto della lotta all’inquinamento marino e delle coste calabresi uno dei suoi cavalli di battaglia da un anno a questa parte. Da quando cioè, d’intesa con il collega e amico della procura di Lamezia Terme, Salvatore Curcio, ha dato vita a quella task force dopo le decine di denunce di cittadini e associazioni, esasperati da un mare perennemente in pessimo stato. «Quello messo in piedi – spiega ancora Camillo Falvo – è un progetto di intervento che coinvolge più istituzioni con il tavolo tecnico della regione che durerà 3/4 anni. Ci sono le forze dell’ordine, c’è la stazione “Anton Dohrn” che ci ha dato una grande mano».
Un’attività dunque proficua, che si muove sul filo della sensibilizzazione dei cittadini calabresi, sulla lotta e la repressione ma, si spera presto, anche sulla prevenzione. Soprattutto nel tratto di costa tra Tortora e Nicotera perché, ha spiegato Camillo Falvo, in questo caso «al di là dei rapporti personali che ci sono tra me e il collega Curcio, questa attività sinergica anche tra le procure era necessitata perché noi abbiamo la competenza sul tratto di mare forse messo peggio in Italia per via delle correnti». Anche perché, spiega ancora Falvo, il problema della cattiva depurazione e dell’inquinamento del mare «non è solo un problema calabrese, però noi abbiamo quello delle correnti che ci inguaia più che in altri posti in Italia»
Riguardo il futuro, le prospettive ottimistiche non mancano affatto. Nonostante ci sia ancora molto da fare. «Noi – spiega infine Falvo – qualche risultato l’abbiamo visto, certo ci aspettavamo qualcosa in più però già siamo contenti, siamo soddisfatti rispetto a quelle che erano le premesse. Speriamo che grazie agli interventi che verranno programmati nei prossimi mesi e soprattutto nei prossimi anni riusciremo ad avere altri risultati ben più importanti da questo punto di vista. Non dico risolvere il problema dell’inquinamento del mare, perché questa forse è una guerra impossibile da vincere, però quantomeno intervenire efficacemente e rendere il mare più fruibile ad un territorio come quello calabrese che merita di poterlo sfruttare al meglio ai fini turistici». (redazione@corrierecal.it)
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