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La riflessione

«Una giovane donna alla guida dell’Italia»

Nelle prossime ore il Capo dello Stato affiderà a Giorgia Meloni la guida del nuovo governo. Un fatto storico perché,dalla nascita della Repubblica, mai una donna aveva guidato l’esecutivo. Che ci…

Pubblicato il: 21/10/2022 – 11:08
di Alfredo Antoniozzi
«Una giovane donna alla guida dell’Italia»

Nelle prossime ore il Capo dello Stato affiderà a Giorgia Meloni la guida del nuovo governo. Un fatto storico perché,dalla nascita della Repubblica, mai una donna aveva guidato l’esecutivo. Che ciò coincida con la leadership dì una esponente di un partito conservatore è ancora più importante. Giorgia Meloni arriva a questo storico traguardo sedici anni dopo il suo ingresso in Parlamento. Vice presidente della Camera a soli 29 anni,ministro della gioventù a 31, ha avuto il coraggio e la determinazione di fondare un nuovo partito il 2012 , con pochi altri seguaci e nello scetticismo generale. In questi anni ha dimostrato coerenza, fermezza ma anche una correttezza e una lealtà che non più tardi dì qualche mese fa le fu riconosciuta dallo stesso Enrico Letta. Mai dall’opposizione ha perso correttezza e senso delle istituzioni, schierandosi con il governo e la maggioranza in occasione del sostegno all’Ucraina, dimostrando come sì possa essere propositivi anche militando nell’opposizione. La fiducia che gli italiani ripongono in lei non si è vista solo alle elezioni del 25 settembre, che hanno dato legittimità democratica alla sua proposta politica ma anche e soprattutto dopo, allorquando ha confermato il rispetto assoluto per le istituzioni, il profilo adatto dì donna dì Stato che, pur non cessando di rappresentare una parte, sa essere interprete di una condivisione nazionale.
Giorni fa ho paragonato la sua figura a quella di Margaret Thatcher, che irruppe nella vita politica britannica da leader dei conservatori con lo stesso, identico atteggiamento. Il nostro Paese vive da decenni,e cioè dalla nascita della seconda Repubblica, una fase di delegittimazione reciproca e continua che ha portato solo danni alla nostra democrazia. Un continuo scontro tra le parti che ha solo acuito i problemi della nazione.
Non a caso abbiamo avuto per undici anni un susseguirsi di governi che non rispecchiavano la volontà popolare. Giorgia Meloni non ha elargito promesse in campagna elettorale e, anzi, ha vinto con il coraggio della chiarezza e dell’onestà intellettuale, elementi che l’hanno resa ancora più credibile agli occhi degli italiani. Il compito che l’aspetta,e che ci aspetta come parlamentari dì Fdi e dì maggioranza, è certo difficile e ricco di insidie. Dalla crisi energetica alla guerra, alle prospettive di recessione indicate dal FMI, sì eredita una situazione complessa. Sono sicuro che tutto questo non spaventi il futuro Premier che ha idee chiare e un programma di ripresa nazionale che sarà coeso con la cooperazione europea e internazionale. Così come sono certo che una parte di opposizione sarà responsabile, capendo che su temi così vitali le fratture sociali portano solo a danneggiare un Paese che ha bisogno di fiducia. Non abbiamo festeggiato oltremodo la vittoria elettorale consapevoli che il momento imponga salubrità e compostezza. Il messaggio che intendiamo dare agli italiani è quello di una serietà che è fonte di sacrificio e servizio. l’Italia è un pilastro del continente europeo. La sua rinascita non può che portare a un progresso diffuso. Con questo orgoglio iniziamo a lavorare. Con una guida che è già autorevole.
*deputato Fdi

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