Nei giorni scorsi il presidente Occhiuto ha parlato di un aspetto molto importante e attuale che è quello della possibile autonomia energetica della Calabria. È accaduto dopo una polemica con una multinazionale impegnata nella nostra regione a raccogliere energia che, obiettivamente, lascia alla comunità le briciole ogni anno. Del fatto che sia possibile ricavare più energia dì quanto ne consumiamo ne aveva scritto Geppino De Rose, brillante economista dì area, tracciando l’eventualità di una costituzione di un soggetto pubblico locale impegnato sull’argomento. La proposta del presidente Occhiuto merita molta attenzione e un approfondimento che riguardi tutto il perimetro politico, senza esclusione alcuna. Già giovedì, seppure brevemente, in consiglio regionale, il governatore ha parlato di possibile autonomia differenziata sul settore, sottolineando come la nostra regione produca il 45% di energia alternativa e sostenibile contro il 10-15 delle regioni del nord. Dall’eolico al solare, ai laghi e fiumi potremmo costruire un percorso di autosufficienza in grado di garantire costi decisamente inferiori a famiglie ed imprese , vendendo il surplus. È una occasione troppo ghiotta per non essere discussa, analizzata e possibilmente realizzata. Non è una rivendicazione meridionalista o, se lo è, ha i caratteri dì una concretezza da apprezzare. In una congiuntura internazionale drammatica e con un aumento vertiginoso dei costi per imprese e famiglie trovare questa soluzione intermedia può essere prezioso. Ovviamente sarà importante coinvolgere le università nelle piattaforme di ricerca ma veramente non possiamo perdere tempo. Nel quadro di un Sud che reclama da decenni attenzione poter compiere un’azione di questo genere significherebbe migliorare il presente e il futuro di un’intera regione. Dicendo basta al drenaggio dì risorse da parte di chi porta, poi, i proventi da altre parti. Sì tratta di un principio ineludibile che non è una rivendicazione meridionalista fine a se stessa ma nasconde anche la volontà di recuperare un orgoglio calabrese E su questo non potranno esserci divisioni.
*giornalista
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