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Rogo di Catanzaro, una raccolta di fondi per la famiglia Corasoniti. «Tragedie simili non si ripetano»

Iniziativa dell’Arci dopo l’incendio nel quartiere Pistoia. «Salvaguardiamo le periferie stritolate dal degrado»

Pubblicato il: 23/10/2022 – 14:30
Rogo di Catanzaro, una raccolta di fondi per la famiglia Corasoniti. «Tragedie simili non si ripetano»

CATANZARO Una raccolta fondi per supportare economicamente «quel che resta di una famiglia che ora più che mai non deve essere lasciata sola». L’hanno promossa le associazioni aderenti al “Forum del Terzo settore Catanzaro – Soverato” «per stare concretamente vicine alla famiglia Corasoniti – Mazzei» dopo l’incendio che, a Catanzaro, ha provocato la morte di 3 ragazzi ed il ferimento dei genitori e di altri due figli. «Una famiglia – sostiene il Forum – intrappolata nel degrado che da sempre stritola, come in una morsa, le periferie del capoluogo di regione e in maniera ancor più evidente Pistoia, quel quartiere fatto di palazzoni maltenuti e un’assenza pressoché totale di servizi che di certo non è adatto a un nucleo familiare del quale faceva parte anche Saverio, il figlio più grande affetto da autismo».

«Basta, tragedie simili sono intollerabili»

«Adesso basta, nel 2022 tragedie simili sono intollerabili», afferma Beppe Apostoliti, portavoce del “Forum del Terzo settore Catanzaro – Soverato” di cui è dirigente Piero Romeo, presidente dell’associazione “Un raggio di sole”, che ha più volte aiutato la famiglia Corasaniti. Apostoliti, presidente regionale Arci, ha approvato la raccolta fondi per sostenere le spese per i funerali dei tre ragazzi deceduti. «La situazione – afferma – va presa di petto perché l’irreparabile è già accaduto e nessuno può permettersi di correre il rischio che tutto ciò si ripeta». Apostoliti sollecita l’apertura dei Centri di aggregazione sociale: «gli spazi ci sono. Siano ristrutturati in fretta e affidati alle associazioni affinché li trasformino in luoghi di socialità capaci di intercettare quel disagio che ieri una sparatoria ha fatto emergere per l’ennesima volta pure in viale Isonzo, poco lontano dal luogo del rogo. Non c’è altra strada se non quella di una vicinanza concreta che sbatta la porta in faccia ai proclami e avvii un reale percorso di svolta. Sarà la magistratura a farà luce sull’accaduto, ma le periferie non possono più restare intrappolate tra le mura di stabili vecchi e maltenuti e noi ci batteremo per salvaguardare tutti gli abitanti dei quartieri disagiati convinti come siamo che sia arrivata l’ora di entrare a gamba tesa tra le pieghe di una problematica rispetto alla quale nessuno può più voltarsi dall’altra parte».
Il presidente provinciale dell’Arci di Catanzaro Rosario Bressi lamenta la carenza di servizi. «Ciascuno – dice – faccia la propria parte. Il Terzo settore continuerà a spenderai e a essere a disposizione delle istituzioni per lenire disagio e combattere le sfide della povertà e dell’abbandono sociale. Questa tragedia non sia dimenticata e anzi funga da monito affinché non ci siano più drammi inspiegabili e assurdamente tragici».

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