TORINO I componenti del consiglio di amministrazione della Juventus sono accusati, a seconda delle singole posizioni di falso nelle comunicazioni sociali e false comunicazioni rivolte al mercato, trattandosi di una società quotata in Borsa. La Procura di Torino ha notificato nelle ultime ore l’avviso di conclusione delle indagini preliminari. Sotto accusa ci sono i componenti del consiglio d’amministrazione della squadra bianconera. A rendere noto il passaggio giudiziario è una nota firmata dal procuratore capo del capoluogo piemontese, Anna Maria Loreto.
Secondo l’accusa sarebbero stato alterati bilanci quale conseguenza «di un anomalo ricorso ad operazioni di scambio dei diritti alle prestazioni sportive di un elevato numero di atleti, operazioni, per altro, nel complesso distoniche nel panorama nazionale». E le «annualità prese in considerazione dall’istruttoria ora conclusa – si spiega – sono tre: il 2018 (bilancio approvato il 24 ottobre 2019); il 2019 (bilancio approvato 15 ottobre 2020) ed il 2020 (bilancio approvato il 29 ottobre 2021)».
Ed «il quadro probatorio acquisito consente di delineare, ad avviso di questo ufficio, una attività di alterazione delle poste di bilancio (e quindi dei risultati di esercizio) quale conseguenza, in primo luogo, di un anomalo ricorso ad operazioni di scambio dei diritti alle prestazioni sportive di un elevato numero di atleti, operazioni, per altro, nel complesso distoniche nel panorama nazionale». Queste «operazioni di scambio che, non generando flussi finanziari di sorta, risultano, sempre secondo l’impostazione dell’accusa, concluse a valori stabiliti dalle parti in modo arbitrario e con lo scopo di far fronte alle necessità di bilancio del momento: tali operazioni sono state ritenute fittizie, anche alla luce del contenuto di conversazioni registrate nel corso delle indagini».
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