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L’affondo

Lamezia, Speranza replica a Mascaro: «Non continui a buttare fango su chi l’ha preceduto»

L’ex sindaco attacca il primo cittadino: «Alimenta solo calunnie senza dare risposte ai cittadini»

Pubblicato il: 25/10/2022 – 15:42
Lamezia, Speranza replica a Mascaro: «Non continui a buttare fango su chi l’ha preceduto»

LAMEZIA «Mascaro, anziché amministrare e cercare di risolvere i problemi concreti dei cittadini, continua in maniera ossessiva, dopo 7 anni e mezzo dalla sua elezione, ad addossare le sue responsabilità su chi l’ha preceduto, a buttare fango sulla mia amministrazione mentre io non l’ho mai attaccato». È quanto dichiara l’ex sindaco di Lamezia Terme Gianni Speranza che così replica agli attacchi dell’attuale primo cittadino della città della Piana, Paolo Mascaro. «Ad esempio, prosegue Speranza – non ho detto una parola quando c’è stato l’aumento (legittimo) delle indennità del sindaco e degli amministratori mentre noi (con legittimità e sensibilità) le abbiamo diminuite 3 volte in 10 anni o quando fu decretato lo scioglimento del consiglio comunale e della giunta. Ogni sindaco ha il dovere di operare quotidianamente e rispondere degli atti da lui compiuti e di quelli che si devono compiere, non di fare la guerra a chi c’era prima o a chi verrà dopo se vuole rispettare l’ intelligenza dei cittadini . E deve dire la verità».
Secondo Speranza, «Mascaro invece dice continuamente bugie».
«Ad esempio: la Corte dei Conti – sottolinea l’ex sindaco – ha sentenziato che a Lamezia non c’è il dissesto. Perché Mascaro dice il contrario? Il Consiglio di Stato ha sentenziato definitivamente lo scioglimento della sua amministrazione per infiltrazioni mafiose. Perché Mascaro continua a dire il contrario? Si appropria di opere realizzate in precedenza ed ha scritto che noi avevamo fatto vendere la cantina sociale quando la verità è che noi l’abbiamo comprata e lui l’ha svenduta».
«Ho avuto modo di ascoltare le sue parole in televisione – prosegue Speranza – riferite a me ed alle altre persone impegnate nell’amministrazione da lui etichettate come “coloro che scialacquavano il denaro pubblico”. È ormai oltre ogni limite. Non era mai caduto così in basso. Sulle amministrazioni da me guidate per 10 anni mai interrotti, parlano le opere e la moralità che non si oscurano né con le calunnie né con le “ Mascar-zonate”». «Lui sa di dire bugie – afferma ancora Speranza – perché ha scelto come assessori della sua giunta attuale, diverse persone che hanno avuto ruoli importanti proprio nelle amministrazioni sulle quali butta fango. E ad altri è stato chiesto di collaborare. Immagino che le parole del sindaco provochino disagio».
«Sono da sempre convinto che i rapporti tra chi precede e chi succede nelle istituzioni – dice l’ex sindaco di Lamezia – debbano avere la correttezza e lo stile della staffetta di domenica tra Draghi e Meloni. Rifiuto la cultura della rissa per rispetto dei cittadini e per il bene della comunità. A ciò mi sono attenuto e vorrei attenermi».
«Il confronto – sostiene Speranza – dovrebbe essere elevato e riguardare i grandi temi del futuro della città. Ma non sono né ipocrita né ricattabile. Dico con chiarezza quindi che Mascaro da sempre alimenta il “venticello della calunnia”».
«Se parlasse e scrivesse senza furbizie da “azzecca garbugli” – conclude – pronunciando esplicitamente il mio nome e dichiarando che sono l’autore di tutte le cose terrificanti che mi attribuisce ambiguamente si potrebbe chiedere ad un Tribunale di ristabilire la verità . Un contributo di chiarezza».

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