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Caro vita e disuguaglianze, Sibio: «Si rischiano fratture sociali e forti proteste»

Il presidente di Legacoop Calabria analizza i dati di “FragilItalia”: 8 italiani su 10 esprimono un giudizio negativo sull’economia del Paese

Pubblicato il: 26/10/2022 – 12:11
Caro vita e disuguaglianze, Sibio: «Si rischiano fratture sociali e forti proteste»

LAMEZIA TERME Quasi 8 italiani su 10 esprimono un giudizio abbastanza o molto negativo sulla situazione economica del Paese; 4 su 10 ritengono che la situazione economica della loro famiglia peggiorerà nei prossimi mesi; 1 su 4 ha difficoltà ad arrivare a fine mese o si considera povero; inoltre, quasi 6 italiani su 10 ritengono possibile che l’aumento delle disuguaglianze di reddito provocherà ondate di protesta contro i ricchi e i privilegiati. Sono queste, in sintesi, le principali evidenze che emergono dal Report “FragilItalia”, elaborato da Area Studi Legacoop e Ipsos, in base ai risultati di un sondaggio condotto su un campione rappresentativo della popolazione.
Per quanto riguarda la percezione sulla situazione economica del Paese, negativa per il 78% degli intervistati, rispetto ad un anno fa rimane sostanzialmente stabile, al 47%, la percentuale di chi esprime un giudizio abbastanza negativoe cresce di 14 punti percentuali la quota di giudizi molto negativi, che passa dal 17% di un anno fa al 31%.
Il 34% dichiara di avere difficoltà ad andare dal dentista (il 68% nel ceto popolare), il 32% ad andare in vacanza (52% nel ceto popolare), il 22% ad acquistare regolarmente scarpe o capi di abbigliamento nuovi (43% nel ceto popolare), il 18% a cambiare gli occhiali. Da registrare, però, una quota del 35% che dichiara di non avere difficoltà ad affrontare questi tipi di spesa.

Sibio: «Quadro deprimente, mancano politiche e programmazione»

«Rispetto al quadro nazionale emerge un aumento della condizione di povertà ed il divario tra le persone – spiega il presidente di Legacoop Calabria, Lorenzo Sibio –. La paura di fare la spesa, di andare dal dentista o in vacanza, di diventare disoccupati sono elementi che creano forte preoccupazione. In Calabria questo divario si avverte da tanti anni. Oggi anche il Paese sta andando nella direzione della condizione che la Calabria ha già vissuto ed in maniera più drammatica in questo periodo di crisi generalizzata sui consumi. La preoccupazione vera è che si possa giungere a delle fratture sociali – sottolinea Sibio – che potrebbero anche aumentare le disuguaglianze ed alimentare forme di protesta molto forti nella stessa società calabrese».

La Legacoop, spiega il presidente calabrese sta intervenendo «in questa frattura sociale provando a coltivare la spinta per le professioni e invitando i giovani a vivere il territorio creando economia. Stiamo lavorando molto sull’aspetto delle comunità energetiche, sulle cooperative di comunità che permettano ai piccoli borghi a rischio estinzione di recuperare il senso di vita ed economia e lavoro all’interno del nostro territorio. Non nascondo, però, che nonostante gli sforzi – conclude Lorenzo Sibio – ci troviamo a combattere contro l’assenza di politiche e programmazione, rispetto ad interventi che, in Calabria, devono essere straordinari in misura ancora maggiore rispetto a quelli che vengono intrapresi nelle altre regioni italiane».

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