VIBO VALENTIA È stato disposto l’obbligo di dimora nel Comune di Roma per Domenico Criniti, il classe ’84, accusato di tentata estorsione aggravata e finito in carcere lo scorso luglio. Il 38enne, infatti, secondo la tesi accusatoria avrebbe rivolto minacce ad un imprenditore vibonese, e avrebbe allontanato con violenza alcuni operai impiegati nel cantiere per i lavori del completamento dello stabile della Stazione dei carabinieri forestali di Soriano.
Inoltre, il gip nelle motivazioni dell’accusa, sosteneva che Criniti frequentava assiduamente soggetti noti alle forze dell’ordine come «Michele Carnovale, Raffaele Parisi, Franco Idà, Michele Idà, Simone Tassone, Stefano Serravite, Vincenzo Sabatino, Nicola Criniti, Giovanni Emmanuele, Domenico Tassone, Marco Idà, Domenico Antonio Ciconte, Antonino Grillo, Salvatore Grillo, Alessio Sabatino, Domenico Criniti, Ivano Cocciolo».
Il giudice del Tribunale di Vibo Valentia, Larte Conti, vista l’istanza presentata dai legali di Criniti, gli avvocati Giuseppe Di Renzo e Giuseppe Orecchio che chiedevano la sostituzione della pena detentiva con gli arresti domiciliari, ha deciso di optare per la misura dell’obbligo di dimora nel Comune di Roma, «avuto riguardo – scrive – che il rischio di recidiva possa essere adeguatamente arginato dall’applicazione di una misura che impedisca ogni contatto tra l’imputato e la persona offesa». Inoltre l’imputato è autorizzato a recarsi al Tribunale di Vibo Valentia per l’udienza del prossimo 15 dicembre. (Gi. Cur.)
x
x