COSENZA «La crisi idrica cosentina si è recentemente aggravata per via di una riduzione dell’erogazione dell’acqua da parte di Sorical di oltre 85 litri al secondo dal primo settembre ad oggi. Un provvedimento insopportabile, che sta mettendo in ginocchio la città, sul quale ho chiesto l’autorevole intervento del signor Prefetto di Cosenza». È quanto afferma il sindaco Franz Caruso, rispetto alla drammatica situazione di penuria d’acqua che sta vivendo la città e che sta provocando gravi disagi alla comunità.
«L’insufficiente fornitura idrica ai cittadini è, indubbiamente, uno dei problemi storici di Cosenza – spiega il primo cittadino – che la mia Amministrazione Comunale si è impegnata a risolvere. Si tratta di una questione primaria, su cui abbiamo le idee chiare per realizzare un efficientamento adeguato, al fine di garantire questa importante risorsa h24 e non più ad “orario” per come avviene oggi. Naturalmente, non avendo la bacchetta magica, ci vuole tempo ed impegno costante per ricercare ed attuare soluzioni definitive. In questo primo anno di sindacatura non siamo stati certo fermi ed abbiamo assicurato nel migliore dei modi il servizio. Siamo coscienti di essere di fronte, in primo luogo, a numerose perdite tecniche e amministrative che collocano Cosenza tra le città con il più alto tasso di dispersione di acqua e, conseguentemente, con costi onerosi che gravano sulla già fragile situazione finanziaria dell’Ente. Una criticità divenuta ormai strutturale per Cosenza e per i 24 Comuni serviti dall’Abatemarco, che subiscono frequenti riduzioni della portata idrica per effetto di un calo di fornitura delle sorgenti che alimentano l’Abatemarco. Un calo ciclico in quanto lo si registra ogni anno da settembre a novembre. Per esempio quest’anno al Comune di Cosenza sono stati ridotti, per come detto, oltre 85 litri al secondo, che ha provocato un disagio notevole nella distribuzione».
«Tutto questo – prosegue Franz Caruso – ci impone di affrontare la questione in maniera radicale, non consentendo più il procrastinarsi di una crisi che andava affrontata e risolta da tempo e che, invece, a tutt’oggi si propone con sempre maggiore drammaticità. Per Cosenza chiederemo alla Regione Calabria cosa è stato fatto con il finanziamento di 5milioni e 800mila euro del progetto di ingegnerizzazione che avrebbe potuto dare un respiro alle nostre comunità attraverso l’adeguamento dei sistemi. Chiederemo a Sorical ed alla Regione Calabria che fine hanno fatto i 10 milioni di euro destinati al sistema Abatemarco per ridurne le difficoltà di approvvigionamento, così come pretenderemo spiegazioni di merito sul perché il finanziamento di 25 milioni di euro che, nel 2017 sulla base di un accordo tra Regione Calabria, Comune e Sorical, alla presenza del prefetto dell’epoca, dovevano essere destinati per rigenerare la rete con l’obiettivo di sgravare le difficoltà del sistema Abatemarco, oggi risulta, invece, destinato ad un progetto messo a gara come semplice Opera pubblica e non per come prefissato. La stessa cosa dicasi per il finanziamento per la Provincia di Cosenza che ha avuto lo stesso destino».
«Questo perdurare di problematiche – conclude il sindaco di Cosenza – mi ha spinto a chiedere al Prefetto di Cosenza un tavolo tecnico per affrontare e definire una situazione divenuta ingestibile e non più rinviabile. Non è giusto, infatti, che i nostri cittadini subiscano gestioni di riduzione di acqua improvvise ed anche discutibili. Non lo consentiremo più».
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