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Tragedia a Catanzaro, il responso dell’autopsia: erano integri i corpi di Saverio, Aldo e Mattia

Asfissia probabile causa della morte dei tre ragazzi nel rogo. Trovate mazzette di banconote, in parte bruciate, nell’abitazione andata a fuoco

Pubblicato il: 27/10/2022 – 15:48
Tragedia a Catanzaro, il responso dell’autopsia: erano integri i corpi di Saverio, Aldo e Mattia

CATANZARO Erano integri i corpi di Saverio, 22 anni, affetto da autismo, Aldo (15) e Mattia (12 anni) Corasoniti, i tre fratelli morti nella notte tra venerdì 21 e sabato 22 ottobre a Catanzaro, nell’incendio che ha distrutto il loro appartamento, in una palazzina popolare del quartiere Pistoia di Catanzaro. È questo un primo dato emerso dall’esame autoptico effettuato questa mattina dal medico legale nominato dalla Procura di Catanzaro, Giulio Di Mizio, con la supervisione dei periti della famiglia, i dottori Isabella Aquila e Pietrantonio Ricci.
I coniugi Corasaniti/Mazzei sono rappresentati anche dall’avvocato Francesco Gigliotti e dall’avvocato Valentina Macrì. La morte dovrebbe essere stata causata, dunque, da asfissia ma a dare un responso certo sarà il risultato delle analisi del sangue. Proseguono, intanto, i rilievi all’interno dell’appartamento da parte dei Vigili del fuoco e della scientifica del Comando Provinciale dei carabinieri di Catanzaro.

Le mazzette di banconote nell’appartamento

La notizia emersa oggi è il ritrovamento di mazzette di banconote all’interno dell’appartamento in cui si è consumata la tragedia. Una cifra importante di diverse migliaia di euro. Difficile stabilire l’esatto ammontare vista la mano del fuoco che ha bruciato parte del denaro. Intanto domani si terranno i funerali dei tre ragazzi nella chiesa dell’Immacolata a Catanzaro, alle 15. Sarà una giornata di lutto cittadino, come ha proclamato il sindaco Nicola Fiorita il quale ha assicurato che l’amministrazione pagherà le esequie per le vittime di questa tragedia. Funerali ai quali non potranno partecipare il padre delle vittime, Vitaliano Corasoniti, di 42 anni, il fratellino, Antonello (14), rimasti intossicati, ricoverati nel reparto Rianimazione dell’ospedale di Catanzaro, e nemmeno la madre delle vittime, Rita Mazzei (41), ricoverata nel Centro grandi ustionati di Bari, e di una sorellina Zaira Mara (10), ricoverata nel reparto Rianimazione pediatrica dell’ospedale Santobono di Napoli.

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