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Verso le urne

Elezioni a Cutro, tre in corsa per la poltrona da sindaco

Il voto, dopo due anni di commissariamento prefettizio, è previsto per il prossimo 27 novembre

Pubblicato il: 29/10/2022 – 15:57
di Gaetano Megna
Elezioni a Cutro, tre in corsa per la poltrona da sindaco

CUTRO Polemiche e veleni per le candidature al Comune di Cutro. Sono tre i candidati a sindaco e 48 quelli che sperano di conquistare uno dei 16 seggi del consiglio comunale. I candidati a sindaco sono Antonio Ceraso, ex comandante dei vigili urbani di Crotone e Cutro, sostenuto dalla lista “Gente per Cutro”, Antonio Dalla Rovere, dirigente storico della sinistra cutrese, con la lista “Insieme risolleviamo Cutro” e Francesco Sulla, già sindaco di Cutro e assessore e consigliere regionale, sostenuto da “Cutro è il nostro partito”. Il voto per il ritorno all’amministrazione democratica, dopo due anni di commissariamento prefettizio, è previsto per il prossimo 27 novembre e alle 12 di oggi sono scaduti i termini per la presentazione dei candidati. Fino alla prima mattinata di oggi i candidati previsti erano quattro, intorno alle 11 la situazione è cambiata perché Rino Lerose, che aveva allestito la lista “Ricostruiamo Cutro”, ha deciso di ritirarsi per l’azione di sciacallaggio effettuato da altri candidati sulla sua lista. Non ci sono dichiarazioni ufficiali, perché Lerose si è reso irrintracciabile, ma dal suo entourage qualcosa viene sussurrata. Tutta colpa, quindi, dell’azione di sciacallaggio partita dalle file dei suoi avversarsi per sottrarre i candidati della sua lista, elettoralmente più quotati. Da questa azione si salverebbe solo Ceraso e si esclude anche che Sulla abbia responsabilità addebitabili direttamente alla sua persona. L’operazione, insomma, sarebbe stata portata a termine da altri rappresentanti del suo movimento. Tutto avrebbe avuto inizio ieri sera, quando uno dei punti di forza della lista che sosteneva Lerose si è tirato indietro. Ha deciso di non candidarsi più nonostante fosse ritornato a Cutro dal Nord Italia, dove studia, appositamente per sottoscrivere la candidatura. Il colpo è stato pesante, ma Lerose ha deciso di andare avanti procedendo alla sostituzione con altro candidato. Il colpo di grazia, però, è arrivato questa mattina, quando a ritirarsi è stata un’altra candidata considerata molto importante sul piano elettorale. Davanti al nuovo ritiro Lerose ha deciso di abbandonare il campo “schifato per come erano andate le cose”. A questo punto sei candidati lasciati liberi da Lerose sono stati inseriti nella lista di Sulla (quattro) e in quella di Della Rovere (due). Secondo la valutazione dell’entourage di Lerose senza questi candidati le liste di Sulla e Della Rovere non sarebbero state complete e cioè non avrebbero contenuto 16 proposte.

Il Partito democratico si è diviso

L’altro elemento che caratterizza la vicenda di Cutro è la divisione del Pd. Sulla e Della Rovere sono due dirigenti storici. Il Pd non è riuscito, come si dice in questi casi, a fare sintesi e presentarsi agli elettori cutresi con un solo candidato ed un’unica lista eppure la partita della formazione della lista e della scelta del candidato a sindaco è stata seguita direttamente dal segretario di federazione, Leo Barberio. I due gruppi si sono rifiutati di annusarsi e saranno gli elettori a decidere su quella che dovrebbe essere la proposta migliore per governare l’importante comune del Crotonese, che più di due anni fa è stato sciolto per mafia. Cutro, comunque, non è l’unico Comune della provincia pitagorica dove il Pd non trova la strada dell’unione: la lista delle divisioni incolmabili comprende anche Isola Capo Rizzuto e Cotronei, solo per citare i casi più eclatanti.   (redazione@corrierecal.it)

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