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Catanzaro, monumento ai Caduti imbrattato: «Agire per proteggerlo dai vandalismi» – FOTO

L’Osservatorio per il decoro urbano: «Per la custodia del patrimonio culturale e storico servono azioni dissuasive

Pubblicato il: 30/10/2022 – 21:09
Catanzaro, monumento ai Caduti imbrattato: «Agire per proteggerlo dai vandalismi» – FOTO

CATANZARO «In occasione della ricorrenza del giorno dell’Unità nazionale e della giornata delle Forze armate, nella quale si celebra l’anniversario della firma dell’armistizio che sancì la fine della Prima guerra mondiale, si usa deporre davanti al Monumento dei Caduti, in piazza Matteotti, una corona di alloro per ricordare il sacrificio dei soldati caduti per la patria e perché sia da monito, per le generazioni future, affinché non ricadano negli errori nefasti del passato. Puntualmente, davanti e ai lati del monumento, si puliscono le aiuole e si attende, come da prassi, la giornata della commemorazione. Guardando il maestoso monumento modellato negli anni trenta del Novecento dalle abili mani dello scultore Michele Guerrisi, però, non possiamo non pensare che, negli anni, chi avrebbe dovuto curarne la pulizia e la manutenzione abbia attuato la politica del “nascondere la polvere sotto il tappeto” tentando di nascondere i problemi, invece che impegnarsi per risolverli. Basta girare attorno al gruppo bronzeo, infatti, per rilevare che è imbrattato, e non da ieri, da scritte apposta da gente senza senso civico che non si fa scrupoli di utilizzare vernice e pennarelli per scrivere dediche amorose, ma anche frasi ingiuriose, sopra il basamento in granito, sulle uniformi, sulle scarpe e finanche sul volto di un soldato morente, al quale è stato disegnato un anello al naso e dipinti di bianco i denti». È quanto riferisce in una nota l’Osservatorio per il decoro urbano di Catanzaro.
«Il prossimo 4 Novembre – prosegue il presidente, Aldo Ventrici – agli occhi delle autorità che si accosteranno al monumento frontalmente sembrerà tutto in ordine e pulito, non altrettanto, invece, per coloro che sosteranno ai lati e dietro, dove avranno modo di osservare lo spettacolo indecente e irriguardoso dovuto a questi atti di vandalismo. Siamo certi che in altre città, un monumento così importante e bello per le sue fattezze, sarebbe custodito gelosamente per i turisti e per gli abitanti del luogo e certamente non sarebbe tollerato, come a Catanzaro, che venga trasformato in un bivacco in ogni ora della giornata, con l’aggravante che i rifiuti, bottiglie e lattine comprese, siano lasciati sparsi tutt’intorno. Cosa fare, allora, oltre che ripulire il Monumento, per prevenire ulteriori vandalismi?»

«Noi siamo convinti – avanza la nota – che siano necessarie almeno tre azioni dissuasive, nell’ottica che educare sia meglio che punire. La prima riguarda l’apposizione di uno o più cartelli monitori contenenti le disposizioni del codice penale che, all’art. 518 duodecies, prevedono che chiunque deturpa o imbratta beni culturali è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da euro 1.500 a euro 10.000; la seconda prevede il ripristino della recinzione riproducendo, con le stesse caratteristiche di quelle originali, le massicce catene che collegavano le colonnette disposte tutt’attorno al Monumento; la terza, non per importanza, fa riferimento alla necessità di destinare al Monumento un’azione vigile e costante di controllo preventivo da parte delle forze di polizia, tale da costituire un monito e di dare un segnale forte e definitivo a tutti quelli che hanno comportamenti irriguardosi verso i beni pubblici. Con il concorso di tutti e solo così – conclude la nota – si farà capire che ogni monumento deve essere rispettato e salvaguardato perché rappresenta un’opera non solo architettonica e di valore artistico ma soprattutto la memoria storica inserita nel patrimonio culturale dell’intera città».

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