CATANZARO «Non permetteremo che la macchina del fango, messa ancora una volta in moto a orologeria, nei giorni caldi delle decisioni legate alle ultime caselle dell’esecutivo, possa sporcare l’immagine della nostra Regione e la carriera politica senza macchia di Giuseppe Mangialavori, persona dalla specchiata onestà». Lo afferma in una nota Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria che aggiunge: «Tutto ciò è inconcepibile, non è da Paese civile».
«La ‘ndrangheta fa schifo, l’ho detto più volte e lo ripeto con convinzione – sottolinea il governatore – e il nostro coordinatore regionale non c’entra nulla con il malaffare e con la ‘ndrangheta. Forza Italia, alle elezioni politiche del 25 settembre, ha conseguito in Calabria un risultato straordinario: il 16%, esattamente il doppio rispetto al dato nazionale. Questa percentuale è stata raggiunta grazie all’impegno dei simpatizzanti, dei militanti, e di una classe dirigente regionale di grande valore».
«Ci aspettiamo, dunque, che questo dato – conclude Occhiuto – venga valorizzato dal nostro partito e che venga riconosciuto il lavoro del nostro coordinatore regionale Giuseppe Mangialavori, che merita di entrare nel governo guidato da Giorgia Meloni. Avere un sottosegretario per Forza Italia Calabria è il minimo sindacale».
«Nella giornata di domani molto probabilmente il Consiglio dei ministri procederà con le nomine dei sottosegretari del governo Meloni». Lo affermano in una nota congiunta gli assessori di Forza Italia della Giunta della Regione Calabria, Gianluca Gallo, Giusi Princi e Rosario Varì che così fanno eco alle parole del governatore.
«Articoli diffamatori usciti negli ultimi giorni, su organi di informazione faziosi e di parte – sostengono – hanno tentato di sporcare l’immagine di Giuseppe Mangialavori, una persona perbene, con un’indiscussa correttezza morale, che qualcuno vorrebbe sulla graticola per folli fake news. Una cosa incivile».
«Forza Italia Calabria – concludono -si aspetta di essere adeguatamente rappresentata all’interno della squadra di governo, una nostra esclusione sarebbe grave e incomprensibile. Tutti facciamo il tifo per Giuseppe Mangialavori, il nostro coordinatore regionale, che merita, per l’impegno e per il grande lavoro fatto, di far parte dell’esecutivo».
«Che nessuno si permetta di mettere in dubbio l’onestà e la correttezza di Giuseppe Mangialavori, una persona che non ha mai avuto a che fare con ambienti poco limpidi e che non merita di essere macchiato da schizzi di fango mediatico». Lo affermano in una nota congiunta i consiglieri regionali calabresi di Forza Italia e di Forza Azzurri, Giovanni Arruzzolo, Michele Comito, Valeria Fedele, Katya Gentile, Giuseppe Mattiani, Pasqualina Straface, Giacomo Pietro Crinò e Pierluigi Caputo.
«Alle elezioni politiche del 25 settembre – sottolineano – il centrodestra ha conseguito in Calabria un grande risultato, e Forza Italia ha fatto da traino alla coalizione con un lusinghiero 16%. È strano che tra i ministri del governo Meloni non ci sia alcun esponente calabrese, e ci aspettiamo che questa amnesia venga sanata dalle nomine dei sottosegretari. Forza Italia Calabria merita almeno un posto nel sottogoverno, ed è naturale che il ruolo vada a Giuseppe Mangialavori, il nostro coordinatore regionale».
«Gli elettori, dopo averci sostenuto con passione – concludono – si aspettano risposte, e serve un politico legato al territorio, di grande esperienza, e con le giuste competenze.
Niente scherzi».
«Certa informazione, raccontando falsità e proponendo assurde e fantasiose ricostruzioni, pensa di poter colpire con un vero e proprio manganello mediatico l’avversario politico di turno». Lo afferma in una nota Francesco Cannizzaro, deputato di Forza Italia che aggiunge: «Esprimo solidarietà all’onorevole Giuseppe Mangialavori, persona di qualità, onestà, e che nulla ha a che vedere con la criminalità organizzata».
«Ci auguriamo che un articolo indecente come quello apparso l’altro giorno su “Repubblica.it” – sottolinea – non possa mettere in dubbio il suo ingresso nel governo Meloni, il giusto riconoscimento per il lavoro fatto negli ultimi anni e negli ultimi mesi alla guida di Forza Italia in Calabria».
«Il nostro partito tenga la barra dritta – conclude Cannizzaro – nel pretendere che la nostra Regione sia rappresentata all’interno dell’esecutivo e che uno dei suoi migliori dirigenti venga messo nelle condizioni di lavorare al meglio per la sua gente e per la sua terra».
«Giuseppe Mangialavori rappresenta una risorsa di cui il governo nazionale non può fare a meno. La sua storia politica lineare e trasparente, fatta di impegno nelle istituzioni, di correttezza, e di assoluto servizio al partito di Forza Italia sono un patrimonio di esperienza e valori a cui non si può rinunciare». Lo afferma in una nota Giovanni Arruzzolo, deputato di Forza Italia che denuncia: «Il fango schizzato nelle ultime ore non ci impressiona, anzi rafforza la convinzione che il suo ingresso nella squadra che affiancherà il presidente Meloni sia un passo fondamentale per dare sostanza alle politiche per il rilancio del Sud, che finalmente diventano prioritarie nel programma dell’esecutivo nazionale».
«La sua nomina – sottolinea – acquista un valore e un significato maggiori per la Calabria, Regione nella quale non solo Forza Italia ha conquistato alle elezioni il migliore risultato azzurro in Italia, ma soprattutto grazie al presidente Roberto Occhiuto ha avviato una faticosa opera di rilancio, di emancipazione da odiosi stereotipi e di complessivo rinnovamento».
«Questo positivo cammino – conclude Arruzzolo – ora merita un ulteriore passo in avanti, attraverso la nomina di Giuseppe Mangialavori in una postazione di governo».
«Nella composizione del governo il Sud è stato fortemente penalizzato, e anche il nostro partito, Forza Italia, ha espresso ministri appartenenti a Regioni da Roma in su: due del Piemonte, una del Veneto, una dell’Emilia Romagna e uno del Lazio». Lo afferma in una nota Rosaria Succurro, presidente della Provincia di Cosenza che evidenzia: «Il Mezzogiorno, nel quale il partito ha conseguito i risultati migliori, è stato messo da parte, inspiegabilmente».
«Ci aspettiamo che il terreno perduto – aggiunge – venga recuperato con i sottosegretari, e in Calabria la candidatura più naturale è quella del nostro coordinatore regionale Giuseppe Mangialavori. Il partito riconosca a lui e alla nostra Regione il grande lavoro svolto in questi anni. Del resto ci chiamiamo Forza Italia e non Forza Nord Italia, giusto?».
«Noi amministratori locali del territorio calabrese, ovvero coloro che – ancor di più in una terra difficile ed economicamente depressa – devono sgomitare ogni giorno per tenere alta la bandiera della legalità, del buon governo della cosa pubblica e in taluni casi del vero e proprio soccorso sociale, abbiamo esigenza di avere punti di riferimento saldi ed espressione del territorio nel Governo del Paese». Lo affermano in un comunicato stampa un nutrito gruppo di amministratori del catanzarese che firmano il documento.
«Lungi da noi il promuovere facili piagnistei – scrivono – ma siamo convinti che ciò possa servire anche a parziale compensazione rispetto alla indiscutibile carenza di rappresentatività della nostra regione nell’esecutivo Meloni. Non possiamo accettare infatti che, a causa di una macchina del fango azionata ad orologeria da certa stampa usata solo per “killeraggio” politico, si possa escludere dalla partita dei sottosegretari l’on. Giuseppe Mangialavori».
«Tutto ciò utilizzando motivazioni manifestamente infondate – sottolineano gli amministratori – essendo il sopracitato Parlamentare persona perbene fino a prova del contrario, non attinta da alcun avviso di garanzia e mai minimamente coinvolta in qualsivoglia tipo di indagine. Consentiteci di dire che siamo stanchi di questi stereotipi: ogni qualvolta si vuole arrecare danno ad un politico calabrese si disseminano ad arte le ombre della criminalità organizzata. È un retaggio culturale che deve essere superato: la Magna Graecia è da sempre culla di cultura, di ingegno, di laboriosità».
«Da un Governo in cui noi, come la maggioranza degli italiani, abbiamo riposto la nostra piena ed incondizionata fiducia – aggiungono – ci aspettiamo azioni forti che possano piuttosto meglio chiarire le regole del gioco rispetto all’uso distorto della libertà di stampa».
«È davvero libertà – si interrogano in conclusione gli amministratori locali del Catanzarse – ciò che lede la dignità e l’onorabilità della persona? La stampa torni dunque al suo ruolo nobile di cane da guardia della democrazia, evitando invece che la democrazia si faccia portare a spasso dalla stampa come un cagnolino».
«È giusto e necessario che Peppe Mangialavori sia nominato sottosegretario e che quindi entri nella compagine governativa nazionale a rappresentare le istanze dei calabresi». Lo afferma in una nota il senatore di Forza Italia Mario Occhiuto che aggiunge: «Lo sprint operativo legato alla visione pragmatica della politica, ha distinto fin da subito l’azione del presidente del consiglio Giorgia Meloni».
«Sono quindi certo che anche in questa fase di scelta dei vice ministri e sottosegretari – sottolinea – il nostro premier saprà orientarsi attraverso le buone indicazioni che arrivano dagli alleati della coalizione di Centrodestra vincitrice alle elezioni del 25 settembre. Ritengo importante mantenere anche questo dibattito su principi di lealtà e valori comuni (garantismo in primis) che non si facciano condurre fuori strada da quella vecchia maniera di fare politica abituata a gettare l’ombra del sospetto su rappresentanti che invece non hanno alcuna ombra e che, magari proprio a causa delle diffamazioni di cui diventano oggetto, vengono messi frettolosamente da parte pur di non alimentare polemiche mediatiche».
«È proprio il caso dell’onorevole Giuseppe Mangialavori – afferma ancora Mario Occhiuto – al quale in queste ore l’intero partito di Forza Italia, e non solo, si stringe convintamente per ribadirne a gran voce le capacità e i meriti. Conosco e stimo Giuseppe Mangialavori: è persona perbene, un apprezzato medico senologo che si è dedicato alla sua terra, con riconosciute qualità organizzative, anche nel ruolo di coordinatore regionale di Forza Italia in Calabria. Il nostro partito ha espressamente fornito un’indicazione unanime perché Mangialavori rappresenti adesso la Calabria nel governo nazionale».
«Sono sicuro che il presidente Meloni – sottolinea il senatore azzurro – terrà conto dell’importanza di una valutazione scevra da pregiudizi. Le percentuali raggiunte da Forza Italia in Calabria alle ultime Politiche risultano doppie rispetto alla media del dato nazionale, determinanti a far conseguire la vittoria alla coalizione. I numeri si ottengono grazie al lavoro sul campo degli uomini e delle donne. E per ogni persona dunque contano i fatti, gli obiettivi raggiunti, persino l’ammirazione che riesce a raccogliere nel tempo e che in qualche misura ne alimenta il curriculum».
«Non possono e non devono valere – conclude Mario Occhiuto – dicerie, invenzioni, parole senza riscontri. Nessuno può ergersi a giudice al di fuori dei tribunali. Così facendo, il Centrodestra rinnegherebbe se stesso, andando contro i principi in cui crediamo e per i quali ci battiamo da anni».
«Contro l’onorevole Mangialavori non può prevalere la legge giacobina del sospetto. Che si sappia, allo stato non è indagato dalla magistratura, men che meno per reati di mafia, per cui è un libero cittadino con tutti i diritti garantiti dalla Costituzione Repubblicana. L’onorevole Mangialavori, pertanto, può essere sottoposto solo a un giudizio politico, valutare se è bravo, coerente, leale, preparato e quindi meritevole di eventuali incarichi di governo». Lo dichiara Salvatore Gaetano, editore televisivo crotonese, già candidato alle elezioni regionali nelle liste di Forza Italia.
«Con la stessa determinazione politica e culturale con la quale difendo un principio di giustizia – osserva Gaetano – continuo a manifestare preoccupazioni sulla legalità, sulla necessità di aumentare gli sforzi per combattere le mafie e le massomafie e in particolare la ʼndrangheta, sugli allarmi lanciati dai magistrati più esposti circa il rischio che i fondi del Pnrr finiscano preda delle grinfie della criminalità organizzata. Ma la lotta dura e senza quartiere a tutte le mafie, peraltro ormai inserite a pieno titolo nelle economie più vitali del Paese e d’Europa, non può prescindere dalle garanzie costituzionali, almeno al loro livello primario. L’onorevole Mangialavori non è indagato, non è rinviato a giudizio, ed è stato liberamente eletto dai cittadini. Non si può quindi neanche parlare, nei suoi confronti, di provvedimenti politici precauzionali. La politica deve smetterla una volta per tutte di rimanere vittima di logiche giacobine o da santa inquisizione».
«Aggiungo – conclude Salvatore Gaetano – che mi associo alle lucide parole del Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, che con il suo consueto senso di responsabilità ha protestato fermamente contro ogni tentativo di isolare politicamente il senatore Mangialavori dando spazio a fake news o ad azioni di chiara delegittimazione».
«Chi pensa di macchiare, attraverso articoli di stampa, l’immagine di una persona perbene, oltre che di un professionista stimato ed un politico eccellente, rimarrà deluso. Perché la verità emerge sempre, e la carriera politica dell’onorevole Giuseppe Mangialavori è lì a testimoniare che l’unico suo interesse è e resterà quello della crescita della nostra Calabria e della gente perbene che la popola». Lo affermano in un documento unitario firmato, diversi sindaci della Provincia di Vibo Valentia.
«Non possiamo accettare che delle semplici chiacchiere – sostengono – vengano travisate e trasformate in atti di accusa pubblici nei confronti di una persona specchiata, che ha servito e continuerà a servire la sua terra, e che ci auguriamo lo possa fare da una postazione di governo. Non possiamo permettere che queste macchie di fango, smentite dagli atti e dai fatti, impediscano alla Calabria di avere un rappresentante all’interno del governo».
«È prima di tutto – aggiungono i sindaci del Vibonese – una questione di civiltà: non possiamo permetterci di cedere al più becero giustizialismo, che è la tomba dei diritti e delle libertà. Una postazione nel governo è ciò che Giuseppe Mangialavori merita e che la Calabria intera merita, come riconoscimento per un lavoro svolto da anni al servizio della comunità calabrese e vibonese».
«Le notizie che lo hanno riguardato – concludono – e che ci viene difficile definire tali in quanto smentite addirittura dagli stessi atti processuali, non possono e non devono intaccare un percorso di crescita che la nostra regione ha avviato e sul quale non intende indietreggiare».
«Faccio convintamente parte del centrodestra calabrese e lavoro affinché la nostra coalizione possa fare decisi passi avanti, in Regione e a livello nazionale». Lo afferma in una nota Salvatore Cirillo, segretario questore del Consiglio regionale della Calabria che aggiunge: «La centralità che il Sud sta finalmente conquistato nell’agenda di governo ci spinge a considerare ineludibile una valorizzazione dei nostri dirigenti nel sottogoverno nazionale».
«Negli ultimi giorni – conclude – stiamo assistendo ad uno stillicidio contro Giuseppe Mangialavori, coordinatore regionale di Forza Italia, al quale esprimo la mia sincera solidarietà. Il centrodestra calabrese merita di essere rappresentato in modo adeguato al governo. Sarebbe assurdo se accadesse il contrario».
«La Calabria merita di essere presente e di esserlo da protagonista nel Governo guidato da Giorgia Meloni, e merita di esserlo con una rappresentanza frutto del lavoro fatto con responsabilità da Forza Italia sul territorio». È quanto sostiene il presidente della Provincia di Crotone, Sergio Ferrari. «Un lavoro che gli elettori calabresi hanno premiato con il 16% delle preferenze – aggiunge – il doppio del dato su base nazionale, ed è per questo che bene ha fatto il Presidente Occhiuto a respingere con forza le illazioni che in queste ore decisive stanno cercando di gettare ombre sul coordinatore regionale di Forza Italia Mangialavori. Il nostro no al malaffare, alla ndrangheta è chiaro e netto!».
«È il momento dell’unità – sostiene Ferrari – nessun passo indietro, ma anzi con decisione dobbiamo rivendicare un posto da sottosegretario con il coordinatore regionale di Forza Italia Mangialavori, condividendo quanto ha avuto modo di sottolineare il Governatore Occhiuto, ovvero che si tratta del “minimo sindacale!».
«Abbiamo assistito nelle ultime ore a una campagna di diffamazione costruita ad arte per delegittimare il coordinatore di Forza Italia in Calabria Giuseppe Mangialavori, al quale esprimiamo la nostra solidarietà, con il malcelato obiettivo di estrometterlo dalla rosa dei sottosegretari del nuovo governo». Lo affermano in una nota congiunta i consiglieri comunali e metropolitani di Forza Italia a Reggio Calabria Federico Milia, Antonino Caridi, Antonino Maiolino, Roberto Vizzari, Giuseppe Zampogna, e Domenico Romeo.
«Un’azione spregiudicata tesa a danneggiare non solo la carriera di un politico senza macchia – aggiungono – ma anche di un partito sano e quanto mai forte, e di una Regione che con tutte le sue forze sta cominciando a mostrare al Paese un nuovo volto. Noi non assisteremo inermi a tale sciacallaggio, ma rivendichiamo la giusta dignità che merita una forza politica che ha saputo conquistare nel nostro territorio alle elezioni politiche il 16% dei voti, esattamente il doppio di quelli ottenuti da Forza Italia nel Paese».
«Riteniamo pertanto – affermano ancora consiglieri comunali e metropolitani azzurri – che non possa non essere riconosciuto il lavoro dei nostri dirigenti. Forza Italia deve essere rappresentata al governo attraverso una nomina a sottosegretario di governo. Nomina che consentirebbe tra l’altro a dare maggiore incisività all’azione riformatrice avviata dal presidente Roberto Occhiuto in tutti i settori più delicati di una Regione, la Calabria, che si è messa in cammino e vuole determinare finalmente quelle condizioni di civiltà e sviluppo da tempo negate ai nostri territori».
«Ha dell’incredibile quello che sta avvenendo. Vorrei che la valutazione sulle persone fosse prima di tutto politica e poi umana. Giuseppe Mangialavori che conosco da tantissimi anni, dato anche uno stretto legame familiare consolidato nel tempo, è un professionista e politico onesto, leale e di alta e specchiata moralità. Gli sono vicino per combattere una volta per tutte una violenta macchina del fango che in Calabria ha nel tempo mietuto diverse vittime e che ancora oggi purtroppo trova adagio nelle illazioni più becere. Apprezzo molto e sostengo pienamente la vibrante protesta del nostro Presidente Roberto Occhiuto e di tutta la classe dirigente di Forza Italia che esige con forza il giusto riconoscimento politico per l’amico e professionista Giuseppe che ha portato Forza Italia a diventare la roccaforte azzurra del nostro paese e che merita senza se e senza ma un ruolo da protagonista nell’attuale compagine governativa». Così Andrea Gentile, già deputato di Forza Italia.
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