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L’evento

Amantea, al via la storica “Fiera dei morti” – FOTO

Con l’investitura del “Mastro Giurato” è partito l’evento che risale al ‘400. Previsti migliaia di visitatori che affolleranno la città fino al 2 novembre

Pubblicato il: 31/10/2022 – 22:43
Amantea, al via la storica “Fiera dei morti” – FOTO

AMANTEA Migliaia di persone hanno assistito nel pomeriggio di ieri alla solenne cerimonia di apertura della grande Fiera di Amantea e allo storico affidamento della gestione della stessa al “Mastro Giurato” che quest’anno è stato assegnata al consigliere comunale Salvatore Campanella.
È stato lo scrittore Sergio Chiatto, che ha riscoperto e riavviato il rito del “Mastro Giurato” a partire dal 2006, a spiegare alle migliaia di persone che hanno seguito l’evento i tratti che legano la Fiera alla storia della città.
«Sin dall’età sveva – ha affermato tra l’altro nell’introduzione alla cerimonia – è possibile parlare di un sistema fieristico del Regno. Amantea ottiene questo privilegio una prima volta nel periodo angioino, nel primo ‘400, limitato tuttavia al mercato domenicale. Una seconda dall’imperatore Carlo V, sotto forma di fiera “franca” eccezionalmente libera, cioè, da gabelle e da altri balzelli, a premio della fedeltà degli amanteoti battutisi eroicamente contro l’esercito di Simone Tebaldi nel guerreggiare tra francesi e spagnoli. Un avvenimento ambitissimo, eccezionale e di straordinaria importanza, non solo per Amantea c’è da credere, ma per tutte le “università” (com’erano detti i Comuni dell’epoca) del circondario. In occasione delle fiere, come assisteremo tra poco, il Mastro Giurato, in organico alle “università” per tutto il suo mandato, assumeva il ruolo di “Mastro di Fiera” disponeva di propri gendarmi e di luoghi di pena, amministrando la giustizia per i reati compiuti durante la fiera e per i fatti di fiera, assegnava gli spazi, concedeva lasciapassare e gestiva le carceri».


«L’atto istitutivo della fiera di Amantea, contenuto nei “privilegi” della città – ha aggiunto – contemplava che il Mastro Giurato, in funzione di Mastro di Fiera, fosse investito del “mero et mixto imperio”, ossia della giurisdizione penale e civile, della “gladij potestate” o del potere di eseguire condanne a morte e, infine, delle “quattro lettere arbitrarie” che gli consentivano di commutare le sanzioni, praticare la tortura ed irrogare pene più gravi di quelle stabilite dalla legge. Dava poi conto del suo operato. Finita la fiera, tornava alle sue normali prerogative, compresa quella di custodire le chiavi delle porte della città, spogliato degli anzidetti pieni poteri che, in Amantea, rientravano in possesso del “Regio Governatore e Giudice”».
Su queste coinvolgenti premesse, che riportano alle gesta della città, nel pomeriggio di ieri il corteo storico, con al seguito le rappresentanze militari e i sindaci di molti comuni del territorio del basso Tirreno Cosentino e della provincia di Cosenza, con in testa i primi cittadini di Amantea, Vincenzo Pellegrino, e di Cosenza, Franz Caruso, che nel suo saluto alla città di Amantea ha sottolineato il valore oltremodo ampio del gemellaggio tra la Fiera di Amantea e quella di San Giuseppe del capoluogo cosentino, si è mosso a partire dal Campus Temesa “F. Tonnara” per attraversare il centro cittadino e confluire nelle strade e nelle piazze centrali amanteane, costituite da Viale Margherita, piazza Commercio e via Vittorio Emanuele, con tappa finale in piazza Cappuccini, dov’era posizionato il grande palco che ha ospitato gli attori in costume d’epoca che poi hanno dato vita alla rappresentazione della nomina del Mastro Giurato.

L’organizzazione dell’importantissima kermesse, fortemente voluta dall’attuale amministrazione comunale, arriva dopo due anni di sospensione a causa della pandemia ed è accolta come un segno di ripartenza da tutti gli amanteani, legatissimi all’appuntamento così come i cittadini dell’intero comprensorio. Sono circa 300 gli ambulanti che affollano in queste ore le aree individuate come quelle destinate ad ospitarli. Si prevede l’afflusso di decine di migliaia di visitatori, mentre centinaia di uomini e donne delle forze dell’ordine, dell’emergenza sanitaria, dello staff organizzativo e manutentivo sono impegnate affinché tutto si svolga in piena serenità.


«Abbiamo prodotto ogni sforzo affinché la grande Fiera di Amantea si realizzasse – ha affermato tra l’altro il sindaco Vincenzo Pellegrino – come segno di ripresa e di ritorno alla normalità dopo più di due anni di sofferenze e ansie. La Fiera, assieme ai riti del venerdi santo, costituiscono momenti caratterizzanti e qualificanti della storia e dei valori della nostra città e dell’intero territorio. La presenza di tutti i colleghi sindaci, in rappresentanza di tanti comuni del nostro comprensorio e della nostra provincia, con in testa il sindaco di Cosenza, Franz Caruso, riportano con chiarezza il significato alto dell’appuntamento e ancor di più i sentimenti di unità e fratellanza che legano l’intero territorio che io sogno e lavoro per vedere nel futuro prossimo aggregato nel rispetto delle diversità. Invito tutti i calabresi a raggiungerci in questa tre giorni di grande entusiasmo, agevolati dal bel tempo. La città è pronta ad accoglierli a braccia aperte e di mostrare loro le bellezze del territorio, oltre che a coinvolgerli nel clima festoso e stimolante della nostra storica e grande fiera».

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