CATANZARO «L’intervento è stato affrontato secondo quanto previsto dagli standard del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, in uso sul territorio nazionale, per questa specifica tipologia di eventi, e, pertanto, mediante invio di due squadre di soccorso, con il supporto di un’autobotte e un’autoscala». Lo scrive in una nota il comandante provinciale dei Vigili del fuoco di Catanzaro, Giuseppe Bennardo, con riferimento alle polemiche su presunti ritardi nell’intervento per domare l’incendio che nella notte tra il 24 e il 25 settembre ha distrutto un appartamento nel quartiere periferico Pistoia del capoluogo provocando la morte dei tre fratelli Corasoniti e il ferimento di altri quattro componenti della stessa famiglia: a sollevare le polemiche era stata in particolare la nonna paterna delle vittime, la signora Maria Spina, nel corso dei funerali dei tre fratelli. Secondo Bennardo «sebbene i tempi tecnici tra l’orario di ricezione della prima telefonata di richiesta di soccorso e il raggiungimento del luogo siano compatibili con una risposta tempestiva, purtroppo, all’arrivo sul posto, l’incendio presentava già un’avanzata fase evolutiva. L’intervento di soccorso, svolto in un contesto particolarmente articolato e complesso, ha permesso il salvataggio di quattro persone, con notevole rischio sia per le vittime che per gli stessi soccorritori. Si rappresenta altresì – prosegue il comandante provinciale dei Vigili del fuoco di Catanzaro – che tutta l’attività effettuata risulta essere registrata sugli applicativi ministeriali in uso al Corpo nazionale Vigili del fuoco e quindi facilmente riscontrabile». Nella stessa nota infine il Comando Vigili del fuoco di Catanzaro «esprime alla famiglia il proprio profondo cordoglio ed è vicino alla comunità catanzarese, colpita da questo tragico evento, al cui servizio ha sempre operato con abnegazione e senza alcuna riserva. Si vuole inoltre evidenziare che la perdita di una vita umana durante lo svolgimento del nostro lavoro, quando purtroppo accade, lascia sempre una traccia indelebile nell’animo di ogni vigile del fuoco».
Una fiaccolata per ricordare i tre giovani morti nel rogo tragico del 22 ottobre scorso: questo il senso dell’iniziativa organizzata da liberi cittadini sotto casa delle vittime. L’appuntamento è per le 21.30 di sabato prossimo 5 novembre. Chi vorrà partecipare alla riflessione silenziosa sul tragico fatto ancora non del tutto chiaro potrà recarsi nel quartiere Pistoia, in via Caduti 16 marzo, con una candela o una torcia in segno di omaggio a Saverio, Aldo Pio e Mattia Carlo asfissiati dal fumo all’interno dell’appartamento. I loro genitori, un fratello ed una sorella sono ancora in ospedale in gravi ma stabili condizioni in seguito alle ustioni ed alle conseguenze tossiche dell’incendio.
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