«Se dovesse verificarsi quanto si ipotizza in questi giorni a proposito della realizzazione del rigassificatore di Gioia Tauro, bisognerebbe ricordare che il gas arriva con le metaniere in forma liquida a una temperatura di 163° centigradi e viene poi portato alla temperatura di 9°centigradi. Il tutto passando attraverso il prelievo dell’acqua del mare alla quale viene sottratta un’enorme quantità di energia calorica prima di essere restituita alle nostre coste più bassa di 7° e addittivata con ipoclorito di sodio. Ossia, candeggina, ovvero, in calabrese, varechina. Sostanza altamente inquinante. Insomma, al netto dei pareri degli esperti e delle risultanze sul campo, non si può avere tutto».
*Giornalista
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