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“Pugliese Ciaccio”, «enigmi e condotte irrispettose sul Protocollo Università/Regione»

La denuncia di Cisl Medici. Che ha convocato per il prossimo 16 novembre una nuova assemblea. Invitati le istituzioni della Regione e gli enti locali

Pubblicato il: 31/10/2022 – 8:21
“Pugliese Ciaccio”, «enigmi e condotte irrispettose sul Protocollo Università/Regione»

CATANZARO «Mentre la dirigenza ospedaliera e le organizzazioni sindacali di categoria apprendono dalla stampa qualche stralcio del protocollo d’intesa Università Magna Graecia e Regione Calabria, “licenziato” dalla Commissione Paritetica, il personale universitario è stato informato, alla presenza del Rettore, del preciso contenuto dello stesso documento che dovrebbe portare alla unificazione dell’A.O.U. “Mater Domini” e dell’A.O. “Pugliese Ciaccio”». E’ quanto scrivono, in una nota, Luciana Carolei e Nino Accorinti della Cisl Medici Calabria. «L’assemblea della dirigenza medica e sanitaria dell’Azienda “Pugliese Ciaccio”, convocata dalla Cisl Medici, ha ritenuto inaccettabile tutto ciò. Peraltro, come si può esternare un atto istituzionalmente ancora non condiviso – dal Commissario ad Acta/Presidente – per l’eventuale approvazione?
E’ stato evidenziato che, nel caso, non si è di fronte ad un semplice protocollo d’intesa Università/Regione ma alla riorganizzazione della sanità ospedaliera cittadina che influirà in modo particolare sulla rete assistenziale regionale. Non si può accettare passivamente e senza coinvolgimento degli operatori ospedalieri un simile cambiamento!
Diversi sono i punti oscuri che l’assemblea ha evidenziato. In primis il ruolo del tavolo non istituzionalizzato coordinato dal Commissario di Azienda Zero, che avrebbe programmato la chiusura ed il ridimensionamento delle strutture a direzione ospedaliera in base alla scadenza dei contratti o dei pensionamenti e non alle soglie operative, all’efficacia ed all’efficienza dei servizi offerti ai cittadini.
Un altro enigma è l’assenza alle riunioni della Commissione paritetica del Prof. Iorio, delegato di fiducia del Presidente Occhiuto e docente di diritto sanitario, e la mancanza della sua firma sul documento sottoscritto invece dagli altri tre componenti. La domanda che i partecipanti all’assemblea si sono posti è stata unanime: cosa si nasconde dietro questa “ingombrante” assenza? Quali sono i motivi?
Nel merito di quanto appreso dalla stampa, ed in particolare della istituzione di un altro Pronto Soccorso a direzione universitaria, che secondo il Rettore dell’Università dovrebbe servire una sola zona territoriale, i dubbi sono molteplici. Dalla tempistica della sua istituzione dovuta quantomeno alla riorganizzazione del Presidio all’assenza del Dipartimento di Emergenza Urgenza e Accettazione (DEA), dalle risorse disponibili alla coerenza con il quadro programmatorio regionale.
L’assemblea ha convenuto sulla opportunità di un altro incontro chiarificatore e di approfondimento, con eventuali iniziative volte sia a tutela del personale ospedaliero che alla realizzazione di una coerente ed innovativa riorganizzazione al fine di migliorare la qualità dei servizi ai cittadini, soprattutto dopo la riunione del “Tavolo Adduce” sul programma operativo che si terrà il 9 novembre, dalla quale emergerà se il disegno della nuova sanità calabrese sarà promosso o bocciato.
Infatti, all’approvazione del programma, in cui viene esplicitata la programmazione ospedaliera del Commissario Ad Acta, dovrebbe essere subordinata la redazione del protocollo d’intesa e, quindi, “l’incorporazione” dell’Azienda “Pugliese Ciaccio” nella “Mater Domini”.
Diversamente, il protocollo si sostituirebbe al livello regionale commissariale andando a surrogare la programmazione. Una inversione, anche questa, da chiarire!
Pertanto, alla luce di quanto valutato dall’assemblea della dirigenza medica e sanitaria, considerando l’assenza di una trasparente riorganizzazione della sanità cittadina e di un preventivo coinvolgimento delle organizzazioni sindacali, la Cisl Medici convocherà per il prossimo 16 novembre una nuova assemblea, a cui saranno invitati i vari livelli istituzionali della Regione e degli enti locali».

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