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Rave a Modena, i partecipanti lasciano il capannone e lo ripuliscono

Riuscita la mediazione. Le forze dell’ordine non sono dovute intervenire per sgomberare

Pubblicato il: 31/10/2022 – 14:12
Rave a Modena, i partecipanti lasciano il capannone e lo ripuliscono

MODENA «Abbiamo reagito nella maniera giusta, nessuno ha alzato le mani, non vogliamo lo scontro». È il commento a freddo di Chiara, una delle partecipanti al rave party di Modena mentre l’edificio di via Marino, occupato abusivamente da sabato sera, si svuota lentamente e in maniera pacifica.
Verso le 10,30 del mattino l’intervento delle forze dell’ordine, che hanno dialogato con i partecipanti senza entrare nell’immobile definito “pericolante, insicuro e per questo sotto sequestro”.
Dopo l’intervento, alcuni dei partecipanti si sono fermati a parlare con i giornalisti e hanno spiegato le loro ragioni: «Veniamo qui solo per fare festa, ma non diamo fastidio a nessuno», ha detto un ragazzo, spiegando che «il problema non è l’occupazione di un immobile in disuso, ma il fatto che sia in disuso e inutilizzato, come succede anche per tanti appartamenti sfitti». «E la droga che notoriamente circola ai rave party?», ha chiesto una cronista. «La droga c’è dappertutto, non solo ai rave», ha risposto Chiara dopo aver mostrato ai giornalisti gli arrosticini che aveva portato dall’Abruzzo per l’occasione. «Chi si vuole drogare si droga qui come a casa sua, il problema è che in Italia non ci sono vere politiche di sostegno per i tossicodipendenti. I Sert sono solo strutture di mantenimento, ma se vuoi davvero curarti devi andare nel privato».
«Noi siamo contro le discriminazioni e la repressione», hanno detto altri partecipanti interrogati se dietro questo tipo di feste ci sia anche una connotazione politica. «Ma non siamo contro il governo e non abbiamo una matrice politica, anche se non ci piace la strada repressiva che si sta prendendo. Molti qui sono anarchici».
Diverse critiche sono state rivolte anche all’intervento delle forze dell’ordine alla Sapienza di Roma nei confronti degli studenti.

Identificate circa mille persone e 150 veicoli

Dall’inizio delle operazioni di questa mattina sono stati identificati circa 1.000 partecipanti al rave in uscita e 153 veicoli. E’ il bilancio della Questura di Modena, mentre continua il deflusso dalla zona dove il padiglione si è ormai quasi svuotato. Altri giovani sono ancora presenti all’esterno, nei vicini parcheggi, monitorati dai presidi di forze dell’ordine. Nelle prossime ore, completata l’evacuazione, inizieranno le operazioni di ricognizione e bonifica dell’area a cura, mentre la Digos procederà al sequestro preventivo del padiglione operato in via di urgenza, per i rischi strutturali.

I partecipanti ripuliscono il capannone

«È giusto farlo. La spazzatura come l’abbiamo portata, ce la riportiamo a casa». A parlare sono due dei partecipanti al rave party di Modena, mentre si apprestano a lasciare il capannone in disuso di via Marino, dopo l’intervento, senza scontri, delle forze dell’ordine. C’è; chi si riposa al sole, chi approfitta di un banchetto improvvisato per bere e mangiare qualcosa, e chi, con minuzia, ripulisce l’area dove ha passato la notte a far festa.
Con guanti in lattice e mascherine, raccolgono e gettano nei sacchi della spazzatura il maggior numero possibile di lattine, bottiglie vuote, cartacce e rifiuti vari, che abbondano sia dentro che fuori l’edificio. «Abbiamo anche il sapone», si vanta qualcuno. «Sono stati giorni di autogestione – ha concluso un’altra ragazza – come trovi il posto lo lasci».

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