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Catanzaro, la polizia ferma la “banda delle spaccate”: tre arresti

Sei gli episodi in cui gli indagati sarebbero coinvolti tra febbraio e maggio. Nel mirino tabaccherie, bar, una gioielleria e la sede Anas

Pubblicato il: 02/11/2022 – 12:18
Catanzaro, la polizia ferma la “banda delle spaccate”: tre arresti

CATANZARO Nelle prime ore di oggi, 2 novembre 2022, la Squadra Mobile della Questura di Catanzaro, supportata in fase esecutiva dalla Squadra Volante dell’Upgsp, ha dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione di misure cautelari, emessa dal gip del Tribunale di Catanzaro su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 3 soggetti, gravemente indiziati, a vario titolo, di aver commesso, in concorso tra loro e/o con altri soggetti, svariati furti, tutti aggravati anche perché commessi con violenza sulle cose. Tutti e tre gli indagati, con precedenti penali e di polizia anche specifici, sono destinatari della misura della custodia cautelare in carcere.

La banda in azione in sei episodi

Il provvedimento scaturisce dagli approfondimenti investigativi avviati dalla Squadra Mobile a seguito di una lunga serie di episodi delittuosi perpetrati ai danni di esercizi commerciali e strutture pubbliche.
L’ipotesi investigativa è che gli indagati si sarebbero resi responsabili, nel tempo a partire dal febbraio scorso, della commissione di vari reati contro il patrimonio. Una nota diffusa dalla Questura di Catanzaro ricorda gli episodi più significativi.
Tra il 7 e l’8 febbraio 2022, secondo l’accusa la banda si sarebbe introdotta, dopo averne forzato le porte, all’interno degli uffici della Figc di Catanzaro asportando diverse attrezzature tecniche per un valore di alcune migliaia di euro.
Il 18 febbraio 2022, i tre avrebbero tentato di scassinare, forzandolo con un arnese, il distributore di sigarette posto all’esterno da un’edicola tabacchi di Tiriolo, senza però riuscire nell’intento per cause esterne alla loro volontà.
Il 12 aprile 2022, avrebbero tentato, durante le ore notturne, di asportare beni preziosi da una gioielleria del centro cittadino, utilizzando, per l’effrazione del vetro protettivo del locale una fiamma ossidrica oltre che una mazza con cui venivano sferrati diversi colpi. L’azione non è stata portata a compimento poiché la banda sarebbe stata interrotta e messa in fuga dalla presenza di gente che transitava da quelle parti.
Il 20 aprile 2022, si sarebbero introdotti nei locali della Struttura territoriale Calabria Anas forzando la porta di ingresso e asportando la gettoniera di un distributore automatico di snack e bevande. Il 26 aprile, invece, a distanza di qualche tempo dal primo episodio e sempre in orario notturno, si sarebbero nuovamente introdotti, mediante effrazione della porta antipanico, all’interno dello stabile della Struttura territoriale Calabria Anas, danneggiando un distributore di bevande e asportandone il contenuto.
L’ultimo episodio segnalato risale al 24 maggio 2022, quando avrebbero asportavato soldi e bevande dall’attività commerciale Bar del Borgo.

La «pericolosità sociale e criminale degli indagati»

Gli atti delittuosi ricostruiti, oltre ad essere gravi di per sé, avrebbero fatto emergere, secondo gli inquirenti, «una spiccata pericolosità sociale e criminale degli indagati poiché ripetuti in maniera seriale nel tempo e denotano una evidente professionalità nelle azioni furtive, indice del fatto che si tratta di soggetti che vivono stabilmente dei proventi generati da tali attività illecite». Dopo le formalità di rito, gli indagati sono stati associati presso le case circondariali di Catanzaro e di Cosenza.

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