CATANZARO «Questa visita è nata in tempi non sospetti, alcun mesi fa, quando non immaginavamo né le elezioni politiche né che ci fosse questo governo, né tantomeno da componente della Commissione politiche regionali dell’Europarlamento immaginavo di ritrovarmi oggi qui come ministro della politiche di coesione. È una coincidenza particolare. Detto questo, l’obiettivo di questa visita è dare a questa Commissione un’idea delle grandi potenzialità ma anche dei grandi problemi e delle grandi criticità che ci sono in questa regione». Così il ministro per gli Affari europei, la politica di coesione e il Pnrr Raffaele Fitto, a Catanzaro per l’avvio della missione della Commissione Regi del Parlamento europeo in Calabria: con Fitto il governatore Roberto Occhiuto e il presidente della Commissione Regi Younous Omarijee. «L’Italia – ha aggiunto Fitto – è la maggiore beneficiaria delle politiche di coesione da parte dell’Unione europea e al tempo stesso la realtà che vive con maggiore difficoltà l’utilizzo di queste risorse. La Calabria è una regione che ha queste potenzialità ma che assume in se anche queste contraddizioni e queste enormi criticità. La Calabria è stata scelta sulla base di un confronto che all’epoca ho messo in campo il presidente Occhiuto anche per sottolineare lo sforzo importante che il governo regionale e il presidente Occhiuto stanno portando avanti, quindi un’interlocuzione importante, decisiva per la prospettiva futura».
Con riferimento alla realtà della Calabria, Fitto ha poi osservato: «Non sono abituato a entrare nel merito dei dossier senza una preventiva verifica. Il presidente Occhiuto ha proposto una serie di questioni tutte molto interessanti e importanti, che saranno oggetto di un confronto con il governo. Avremo modo di lavorare insieme molto spesso perché le deleghe della coesione, di coordinamento del Pnrr e degli affari europei rappresentano un’interlocuzione naturale con le Regioni e quindi con la Regione Calabria. E sono convinto – ha aggiunto il ministro – che troveremo in questa interlocuzione rapidamente delle soluzioni perché le proposte che sono fatte sono tutte utili e importanti e denotano la volontà non di una Regione che chiede le risorse in modo passivo ma di una Regione che propone soluzioni. E questo credo che rappresenti la cifra nuova con la quale ci confrontiamo».
Con riferimento a una possibile modifica del Pnrr, Fitto ha specificato: «Noi abbiamo posto una questione. Il Pnrr è stato approvato prima dello scoppio della guerra, il Pnrr prevede su 232 miliardi di euro 120 di opere pubbliche, l’aumento del costo delle materie prime è quantificato del 30-35%. Quindi è evidente che già questi aspetti lasciano intendere una necessità, che non sta a a me adesso proporre come dichiarazione ma sarà oggetto di un confronto serio in base al regolamento previsto a livello comunitario, di confronto con la Commissione europea».
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