TREBISACCE Prosegue ad oltranza la protesta dei lavoratori del Consorzio di bonifica dello jonio cosentino, da sette mesi senza stipendio.
Dopo le diverse azioni intraprese nei giorni scorsi, il blocco sulla statale 106, le giornate in sit-in davanti alla sede dell’ente irriguo a Trebisacce, le visite dei sindaci e del vescovo di Cassano, questa mattina un gruppo di lavori si è abbarbicato sul tetto dello stabile dove il consorzio ha sede.
L’ennesimo gesto dettato dalla disperazione di chi non sa più a quale santo votarsi nella querelle che li vede penalizzati delle loro retribuzioni è stato placato proprio da mons. Francesco Savino, tornato a Trebisacce questa mattina.
Il vescovo della diocesi di Cassano ha chiesto di poter parlare coi lavoratori. A quel punto è stato imbracato per questioni di sicurezza e poi fatto salire su un cestello di un mezzo dei vigili del fuoco, grazie al quale ha raggiunto il tetto dell’edifici. Dopo qualche minuto di colloquio, il presule è riuscito a far desistere i lavoratori con una promessa: incatenarsi coi lavoratori nei prossimi giorni qualora la situazione non dovesse migliorare. (lu.la.)
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