CROTONE «Il progetto per sostenere l’amministrazione civica che governa la città di Crotone va avanti». Lo ha detto il coordinatore provinciale di Forza Italia, Sergio Torromino, rientrato da poco in Italia dall’Oman, paese del Medio Oriente, dove si era recato per motivi di lavoro.
L’ex parlamentare forzista chiarisce di non condividere le posizioni politiche del coordinatore regionale del suo partito, Giuseppe Mangialavori, che pubblicamente si era detto del tutto contrario a sottoscrivere un accordo con l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Vincenzo Voce. Tra Mangialavori e Torromino, secondo quanto si racconta in FI, i rapporti non sono proprio idilliaci da quando il coordinatore pitagorico ha deciso di non prendere in considerazione i consigli del suo coordinatore regionale a proposito di candidature alle ultime elezioni regionali. Dal canto suo Torromino ha sempre ribadito la volontà di fare scelte politiche autonome, senza mettere il territorio crotonese nelle condizioni di essere gestito da altri territori. Parlando di Mangialavori, Torromino non ha dubbi sulla sua moralità e sulla sua trasparenza, ma qualche dubbio lo esprime sulle sue capacità politiche.
Secondo Torromino, il coordinatore regionale non ha considerato che l’amministrazione comunale di Crotone non è colorata politicamente e la città pitagorica ha bisogno di essere rilanciata. In questa fase infatti sarebbe, infatti, più opportuno aiutare a realizzare i progetti già finanziati. Stante, quindi, le difficoltà in cui versa l’esecutivo di Voce, l’appoggio di FI avrebbe consentito, nei tre anni che restano, di mettere in cantiere una serie di progetti.
L’idea, quindi, va avanti al di là di quello che pensa Mangialavori che, sul piano politico, ultimamente risulta indebolito dopo la sua esclusione dal governo guidato da Giorgia Meloni. Il progetto iniziale messo in campo da Voce e Torromino prevedeva, in cambio del sostegno di FI, la nomina a presidente del consiglio comunale di Mario Megna, già coordinatore cittadino azzurro, dimessosi in seguito all’intervento di Mangialavori e la nomina di un assessore probabilmente di area.
Anche Voce, al suo interno, inizialmente ha avuto qualche difficoltà a dare gambe al progetto, perché l’operazione richiedeva e richiede la condivisione dell’attuale presidente del consiglio comunale, Giovanni Greco, e il cambio di almeno tre assessori. Uno dei tre posti che si renderebbero liberi nell’attuale Giunta andrebbe a Greco e gli altri due dovrebbero servire per riequilibrare il rapporto di forza all’interno della maggioranza. Negli ultimi mesi Voce ha sempre avuto problemi di maggioranza durante la seduta del consiglio comunale. L’operazione, quindi, dovrebbe consentirgli di porre rimedio al problema dei numeri mancanti.
Secondo le notizie rimbalzate dal palazzo comunale, dopo la resistenza opposta, pare che Greco abbia ceduto ed accettato la proposta di transitare dalla presidenza del consiglio alla Giunta e sono stati smussati anche alcuni angoli che impedivano al sindaco di ricucire il rapporto con quella parte della maggioranza che poneva problemi a dialogare con Megna e Torromino. (redazione@corrierecal.it)
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