CUTRO Si complica la situazione a Cutro. Il Tribunale amministrativo regionale della Calabria ha rigettato il ricorso delle due liste ricusate dalla Commissione elettorale circondariale: resta in corsa solo la lista che candida a sindaco Antonio Ceraso. Oggi si è tenuta l’udienza del ricorso presentato tre giorni fa e il Tar Calabria ha detto no alla richiesta di annullamento presentata da “Insieme solleviamo Cutro”, che candida a sindaco Antonio Della Rovere”, e “Cutro è il nostro partito”, che candida Francesco Sulla. La Commissione elettorale circondariale, sabato scorso, aveva ricusato le due liste perché, nel verbale di trasmissione degli atti, il segretario generale del Comune della provincia di Crotone aveva scritto che erano state presentate oltre il tempo massimo fissato pe mezzogiorno. Secondo quanto sostengono i rappresentanti delle due liste, “bocciate” anche dal Tar, i delegati incaricati a formalizzare le candidature sarebbero arrivati in Comune prima delle 12. Sempre secondo il racconto che si fa a Cutro, il ritardo sarebbe stato causato da un problema di software dell’ente andato in tilt proprio in quel momento. Non è stata preso in considerazione, da parte della Commissione elettorale, nemmeno il verbale firmato da due funzionari del Comune, che spiegava le ragioni del ritardo. In sostanza la commissione avrebbe valutato la questione solo se a firmare il verbale sarebbe stato il segretario comunale. Per la lista che proponeva Della Rovere, oltre alla motivazione del ritardo, è stata contestata anche la questione delle firme raccolte per la presentazione. Sui fogli usati non sarebbe stata posta la motivazione della raccolta delle firme, così come prevede la normativa e fogli utilizzati non sarebbero stati nemmeno uniti e timbrati. Se entrambi i ricorsi sono stati rigettati, vuol dire che il Tar non ha tenuto conto principalmente delle giustificazioni adottate sulla vicenda del ritardo. Ancora non c’è la disponibilità del dispositivo per capire meglio ogni aspetto. Adesso i ricorrenti hanno tre giorni di tempo per presentare ricorso al Consiglio di Stato. E se anche il Consiglio di Stato dovesse rigettare i due ricorsi, a Cutro si voterà sempre il 27 novembre prossimo e a correre ci sarebbe un solo candidato a sindaco (Ceraso). Non è detto, però, che Ceraso diventi sindaco perché la legge richiede la partecipazione al voto di una percentuale di popolazione. Anche sulla percentuale non c’è chiarezza, perché una normativa approvata nel periodo di massima diffusione del Covid-19 ha ridotto dal 50,01 al 40,01% la percentuale minima per la validità dell’elezione. Vale ancora la percentuale Covid o si ritorna a quella precedente? La questione non è chiara. Sempre questa normativa prevede che l’eventuale unico candidato deve ottenere il 50% dei consensi degli elettori che decidono di esprimere il voto. Il rischio è che se non si dovesse raggiungere il quorum il Comune resterà nella gestione della commissione prefettizia, che si è insediata oltre due anni fa. Cutro è, infatti, un Comune sciolto per ‘ndrangheta.
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