SCILLA Il Riesame di Reggio Calabria ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip nei confronti dell’ex consigliere comunale di Scilla Girolamo Paladino detto “Gigi” di 54 anni. Arrestato a inizio settembre, Paladino era finito ai domiciliari che adesso gli sono stati revocati dal giudici del Tribunale della Libertà su richiesta degli avvocati Vincenzina Leone, Giacomo Iaria e Francesco Giorgio Arena. L’ex consigliere, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, era coinvolto nell’inchiesta “Nuova linea” condotta dai carabinieri con il coordinamento del procuratore di Reggio Calabria Giovanni Bombardieri e dei sostituti della Dda Walter Ignazitto, Nicola De Caria e Diego Capece Minutolo. L’operazione ha stroncato le cosche di Scilla e ha acceso un faro sull’infiltrazione della ‘ndrangheta nel Comune che si affaccia sul Tirreno nel quale la prefettura aveva inviato la commissione d’accesso.
Tra gli indagati, infatti, compaiono anche l’ex sindaco Pasqualino Ciccone, che si è dimesso pochi giorni dopo il blitz, e l’assessore comunale Giuseppe Vita. Stando all’impianto accusatorio, l’ex consigliere comunale e imprenditore della ristorazione Girolamo “Gigi” Paladino sarebbe stato sostenuto dal boss Giuseppe Fulco alle elezioni del 2020. L’accusa è stata ribadita dal pm Nicola De Caria in aula durante l’udienza al Tribunale del Riesame che, però, ha deciso accogliere il ricorso del collegio della difesa e revocare l’ordinanza emessa dal gip a inizio settembre. Le motivazioni del provvedimento saranno depositate nelle prossime settimane.
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