CATANZARO Dolore e sgomento nel quartiere Pistoia di Catanzaro. Fiaccole, lacrime e preghiere per gli “angeli innocenti” Saverio (22 anni), Aldo Pio (14) e Mattia Corasoniti (12), le tre giovani vittime del rogo mortale che ha distrutto la loro abitazione due settimane fa provocando anche il ferimento di altri familiari. Una drammatica storia di disperazione e di solitudine, dietro una tragedia che ha scosso questo angolo di periferia del capoluogo calabrese, nella “zona d’ombra” della città, quella fatta di case popolari, tanta povertà e tanta sofferenza.
Amici e conoscenti dei Corasoniti stasera si sono radunati davanti all’ingresso della palazzina popolare che ospitava l’abitazione della famiglia per una commemorazione a lume di candela promossa dall’ex senatrice Bianca Laura Granato, che da anni segue le vicende della famiglia e soprattutto del primogenito, Saverio, che era affetto da autismo, e che da anni lotta come il papà delle vittime, Vitaliano Corasoniti. «Stasera – ha detto la Granato – è l’ora del dolore, e della vicinanza alla famiglia, quello che chiediamo comunque è che si faccia luce su quel che è successo». A intervenire anche il sindacalista dell’Usb Antonio Iiritano, che ha ricordato le tante iniziative fatte nel quartiere per segnalare le gravi difficoltà quotidiane nelle quali si dimenano i residenti, sollecitando ora «dalle istituzioni un’attenzione concreta dopo tanta indifferenza» e auspicando anche che «si vada in fondo nell’accertamento della verità». (redazione@corrierecal.it)
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