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Regione, Occhiuto apre il dossier Giunta: nei prossimi giorni i “passaggi” con i leader del centrodestra

Il governatore si confronta (anche) sulla “ricomposizione” dell’esecutivo. Ecco i papabili sostituti di Orsomarso e Minasi. Lato Consiglio si guarda alle surroghe, ma i tempi sono ancora lenti

Pubblicato il: 05/11/2022 – 18:28
Regione, Occhiuto apre il dossier Giunta: nei prossimi giorni i “passaggi” con i leader del centrodestra

CATANZARO Non c’era il numero legale, e quindi la Giunta delle elezioni che venerdì doveva avviare l’iter per le surroghe degli eletti al Parlamento si è aggiornata a data da destinarsi (probabilmente nella settimana entrante). Ci sta ma è abbastanza indicativo del fatto che tutta questa fretta nell’aprire la nuova fase post Politiche, alla Regione, non sembra esserci. Almeno lato Consiglio, che con le new entry cambierà fisionomia, anche perché ci saranno da nominare due nuovi capigruppo nella maggioranza di centrodestra – Forza Italia, che deve sostituire Govanni Arruzzolo, e Lega, che deve sostituire Simona Loizzo – e a cascata potrebbe configurarsi la necessità di ritoccare qualche presidenza di commissione. Ma da fonti di Palazzo Campanella si fa intendere che tutta l’operazione surroghe potrebbe trascinarsi anche fino a dicembre.

Il capitolo Giunta

Anche l’attività consiliare al momento, sia pure già ripresa, si accinge a procedere ancora scartamento un po’ ridotto, anche perché vere e proprie urgenze legislative almeno non se ne profilano all’orizzonte. Specchiandosi, verosimilmente, anche nell’azione della Giunta regionale presieduta dal governatore Occhiuto, Giunta che comunque sarà rimodellata da Occhiuto perché ci saranno da sostituire due assessori eletti, Tilde Minasi della Lega e Fausto Orsomarso di Fratelli d’Italia. Qui – secondo quanto si apprende da fonti della maggioranza – i tempi potrebbero essere più celeri. Del resto li ha indicati lo stesso Occhiuto, rispondendo nei giorni scorsi ai giornalisti e preannunciando l’apertura del dossier Giunta per la prossima settimana con il passaggio liturgico del confronto con i leader nazionali di due partiti di riferimento degli assessori eletti, Matteo Salvini per la Lega (martedì il governatore lo incontra, anche se ufficialmente per il Ponte sullo Stretto e non solo, almeno nei “desiderata” di Occhiuto) e i vertici di Fratelli d’Italia (verosimilmente il responsabile nazionale organizzativo Giovanni Donzelli). «Con loro faremo le valutazioni del caso anche in ordine alla ricomposizione della Giunta», ha poi specificato Occhiuto ai cronisti, come a far capire che non ci saranno chissà quali sconvolgimenti (e che – lo sottintende quell’«anche» – le sue priorità sembrano altre, e cioè l’accoglimento delle richieste avanzate al governo, che intanto ha già detto sì alla proroga del Decreto Calabria). Nei due partiti – FdI e Lega – c’è comunque già parecchia fibrillazione, nel senso che i vari “colonnelli” del territorio spingerebbero per sponsorizzare questo o quel quel nome. Per Fratelli d’Italia – si dice negli ambienti meloniani – come papabili assessori si citano il capogruppo regionale Peppe Neri (ma solo se si dimette da consigliere), il sindaco di Locri Giovanni Calabrese (che piace a Donzelli ed è dato in pole) e il coordinatore provinciale di Cosenza Angelo Brutto (che piace a Orsomarso). Nella Lega, che dovrà esprimere una donna, Emma Staine, Caterina Capponi e – secondo alcuni boatos – la stessa Loizzo. Ma sono “pour parler”, perché la partita sarà tutta nelle mani dei leader nazionali e Occhiuto, che sicuramente si aspetta indicazioni di un certo spessore e di un certo (e alto) target.

Il capitolo Consiglio

Comunque, nei partiti di centrodestra ci sono “grandi manovre” e tensioni latenti, perché le varie scelte inevitabilmente ristruttureranno gli assetti interni. Soprattutto quelle lato Consiglio, dove ci si starebbe già sgomitando nei partiti della maggioranza e tra i partiti della stessa. Si dice che il prossimo capogruppo azzurro dovrebbe essere Michele Comito ma questo rimetterebbe in gioco la guida della strategica terza Commissione Sanità, e per la Lega Giuseppe Gelardi (che dovrebbe lasciare l’Anti-‘ndrangheta). Intanto, le new entry predestinate – Domenico Giannetta per Forza Italia, Sabrina Mannarino per FdI e Pietro Molinaro per la Lega – aspettano che si concluda l’iter delle surroghe. Quando sarà. (a. c.)

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