CATANIA Si va verso un contenzioso legale amministrativo tra l’Humanity 1 e il governo: i legali dell’Ong starebbero stilando un ricorso al Tribunale amministrativo regionale di Catania contro la «disposizione impartita dalle autorità al capitano Joachim Ebeling di lasciare il porto con i 35 sopravvissuti a bordo». Il provvedimento è infatti impugnabile davanti al Tar. Il comandante ha già risposto alla mail annunciando che «rimarrà a Catania assieme ai sopravvissuti finché non saranno sbarcati». «Non posso lasciare il porto di Catania – ha spiegato Ebeling parlando con i giornalisti – dobbiamo trovare una soluzione qui. Sarebbe contro le leggi andare via con i sopravvissuti, come mi ha spiegato il mio legale. I naufraghi rimasti a bordo sono in uno stato depressivo e di apatia, siamo profondamente preoccupati per la loro salute mentale. E’ difficile riuscire a spiegargli quello che sta succedendo ed è qualcosa che io stesso non riesco a capire perché è contro le leggi».
Intanto dalla Geo Barent, nave di soccorso di Medici Senza Frontiere, sono state fatte sbarcare 357 persone, mentre ne restano a bordo in 215. Per Medici senza frontiere «un’operazione di soccorso si può considerare terminata solamente una volta che tutti i sopravvissuti sono stati fatti sbarcare in un luogo sicuro». La ong contesta che «lo sbarco selettivo e parziale, come quello proposto dalle autorità italiane, non è da considerarsi legale secondo le convenzioni di diritto marittimo» e ricorda che «il governo dovrebbe prendere ogni misura necessaria per far sì che i sopravvissuti restino a bordo il minor tempo possibile, secondo quanto stabilito dalle Linee Guida sul Trattamento delle Persone Soccorse in Mare».
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