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Il principe Alberto di Monaco: «Mediterranea punto di riferimento per la ricerca scientifica sulle problematiche ambientali» – FOTO

Conferita dall’ateneo reggino la laurea magistrale honoris causa. Domani la vista in Calabria continuerà a Gerace, Cittanova e Molochio

Pubblicato il: 07/11/2022 – 21:42
di Mariateresa Ripolo
Il principe Alberto di Monaco: «Mediterranea punto di riferimento per la ricerca scientifica sulle problematiche ambientali» – FOTO

REGGIO CALABRIA «Un uomo che, con equilibrio, sensibilizza anche i potenti del mondo intorno alle più rilevanti questioni ambientali». È stato descritto così il principe Alberto II di Monaco, al quale questo pomeriggio è stata conferita la laurea magistrale honoris causa in Scienze Forestali e Ambientali. La cerimonia si è svolta in occasione dell’inaugurazione dell’Anno Accademico 2022-23 dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria. Dopo la visita al Museo Archeologico Nazionale, dove ha potuto ammirare anche i Bronzi di Riace, il principe è stato accolto nell’aula magna dell’Ateneo reggino dal rettore, il professore Giuseppe Zimbalatti, dai rettori delle università siciliane e calabresi, dai rettori delle università di Napoli, Bari, Roma 3 e Basilicata.

«Oltre all’interesse verso la tutela degli ecosistemi marini e degli oceani, grazie a cui ha ricevuto diversi riconoscimenti internazionali, il Principe Alberto II di Monaco ha maturato significative competenze e conoscenze nell’ambito della tutela degli ecosistemi terrestri, con particolare riferimento alla Conservazione della Natura, delle Foreste e della Biodiversità, alle Energie Rinnovabili e ai Cambiamenti Climatici, mostrando attenzione verso gli avanzamenti della Scienza, i progressi culturali e le questioni etiche e legislative in campo ambientale, che ha più volte sostenuto anche in sede decisionale». Queste le motivazioni che hanno portato la Mediterranea e il suo rettore Giuseppe Zimbalatti al conferimento del riconoscimento. «Sui temi forestali Alberto II ha mostrato la capacità di recepire e di elaborare, con un “approccio integrato” e “multidisciplinare”, le questioni inerenti alla gestione sostenibile dei boschi e alla salvaguardia degli equilibri ecologici delle foreste, promosse attraverso l’ideazione, la progettazione e l’attuazione di progetti in diverse parti del Mondo. L’azione del Principe Alberto II di Monaco è supportata e concretizzata dalle diverse Fondazioni che portano il suo nome, ad oggi impegnate nella realizzazione di centinaia di iniziative con finanziamenti per decine di milioni di euro». Un riconoscimento, dunque, come afferma nella “laudatio” il professor Giuseppe Bombino, per «la sensibilità e competenza di Sua Altezza, la sua opera educativa, didattica e formativa, un Uomo che, con equilibrio, sensibilizza anche i potenti del mondo intorno alle più rilevanti questioni ambientali».

Zimbalatti: «Alberto di Monaco noto per l’impegno in difesa dell’ambiente»

«Oggi, insieme a questa cerimonia – ha detto il rettore della “Mediterranea”, Giuseppe Zimbalatti – inauguriamo l’apertura ufficiale dell’anno accademico 2022-2023. Il Principe di Monaco è noto in tutto il mondo per il suo impegno in difesa del bosco e degli ecosistemi, un aspetto che a noi interessa molto. La Calabria, è bene ricordarlo, possiede un patrimonio ambientale e forestale tra i più ricchi di tutta l’Italia. Siamo la quinta regione italiana nella classifica del patrimonio boschivo posseduto, che va continuamente protetto e monitorato per salvaguardarne il valore ambientale e per meglio renderlo fruibile alle necessità dell’uomo e delle attività economiche compatibili. Il nostro territorio – ha sottolineato – è molto legato alla presenza della famiglia Grimaldi, fino dal sedicesimo secolo, alle civiltà rurali. Il marchese Grimaldi, avo del Principe Alberto di Monaco, non bisogna dimenticarlo – ha concluso Zimbalatti – due secoli fa ebbe un grande ruolo di modernizzazione nel territorio di Seminara introducendo innovativi sistemi di coltivazione».

Il principe Alberto di Monaco: «Mediterranea punto di riferimento»

Parole, ha sottolineato il principe di Monaco, profondamente toccanti «perché alimentano in me la speranza che la mia azione sia utile, che si tratti della politica attuata dal mio Governo, delle iniziative della mia Fondazione o dei miei impegni personali”. «Sono lieto – ha aggiunto – di ricevere questo riconoscimento dalla vostra prestigiosa università, che è un punto di riferimento nel campo della ricerca scientifica sulle problematiche ambientali. Come sapete, i violenti incendi che hanno colpito l’Europa, la California, l’Africa subsahariana, l’America Latina e la Siberia, così come gli episodi di intensa siccità, le tempeste estreme e l’innalzamento delle temperature, sono tutte conseguenze dei cambiamenti climatici sui quali gli scienziati ci mettono in guardia da decenni. Di fronte alla crescente intensità di questi fenomeni, è essenziale agire collettivamente e con determinazione, basandosi sulle evidenze fornite dalla comunità scientifica. Ma c’è un aspetto a cui non intendo derogare, ovvero quello del mio impegno personale per la salvaguardia del nostro Pianeta al servizio della Scienza, dando ulteriore voce alla comunità scientifica e sostenendone il lavoro. Perché senza la scienza, come potremmo pensare che un riscaldamento di qualche decimo di grado possa ripercuotersi sull’equilibrio dell’intero pianeta? Senza la scienza, come potremmo capire che minuscole particelle di plastica, invisibili a occhio nudo, rappresentino oggi un serio pericolo per l’intera catena alimentare? Per questo il Principato di Monaco fonde le sue azioni nel sostegno della scienza». Diversi passaggi poi dedicati ai giovani, di cui l’aula Magna dell’Università era gremita. «Occorre – ha sottolineato il principe di Monaco – continuare a incoraggiare la formazione, la ricerca e la condivisione delle conoscenze. Come fa la vostra Università e come stiamo facendo con la mia Fondazione, tra scienziati, accademici, politici, ed imprenditori. Per agire dobbiamo incoraggiare il più possibile l’invenzione di nuove modalità di sviluppo, più rispettose delle risorse naturali, più inclusive e più giuste. Uno sviluppo basato su un cambiamento a tutti i livelli, individuale e collettivo, locale, regionale, nazionale e internazionale». «Per i nostri figli, per il futuro che essi rappresentano, noi abbiamo l’obbligo di dedicare tutta la nostra attenzione alla salvaguardia della salute degli oceani. Vi sono grato – ha concluso – per avermi dato l’opportunità di sottolineare, ancora una volta, questa idea che mi sta particolarmente a cuore».

Continua la visita in Calabria

«La Calabria – ha detto il presidente della Regione Roberto Occhiuto nel corso del suo saluto – è una regione che si candida ad essere l’hub dell’Italia e dell’Europa, un posto che vuole creare sviluppo e che ha tante bellezze. I Bronzi dovrebbero essere un attrattore di sviluppo per tutto il paese e non solo per la Calabria», ha rimarcato il governatore che ha ringraziato il principe Alberto di Monaco per il suo impegno in campo ambientale e ricordato ciò che lo lega alla regione. La visita in Calabria del principe non è infatti terminata: riprenderà domani a Gerace, completerà il suo percorso visitando i comuni di Cittanova e Molochio, dove ancora ci sono evidenti tracce degli antichi casali di proprietà dei Grimaldi.

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