ROMA «La vita va salvata», sempre, ma «l’Unione europea non può lasciare a Cipro, Grecia, Italia e Spagna la responsabilità di tutti i migranti che arrivano sulle spiagge». Lo ha detto Papa Francesco al Corriere della Sera. «Sui migranti, – spiega il Pontefice – il principio è che vanno accolti, accompagnati, promossi e integrati. Ogni governo dell’Unione europea deve mettersi d’accordo su quanti ne può ricevere. Oggi il Mediterraneo è un cimitero, forse il più grande del mondo. La politica dei migranti va concordata fra tutti i Paesi. E l’Unione europea deve fare una politica di collaborazione e aiuto. La politica dei governi finora è stata di salvare le vite, credo che questo governo abbia la stessa, non penso voglia altrimenti, non sarebbe umano, ho sentito che ha già fatto sbarcare bambini, mamme, malati. Ma l’Italia, questo governo o un altro, non può fare nulla senza l’accordo con l’Europa».
«La responsabilità – continua – è europea. E poi, come ha detto Angela Merkel, il problema va risolto in Africa. L’Europa deve cercare di fare piani di sviluppo. È una ipocrisia risolvere il problema dei migranti in Europa, andiamo a risolverlo a casa loro. Se vogliamo risolverlo definitivamente, risolviamo i problemi dell’Africa, aiutiamo l’Africa».
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