REGGIO CALABRIA Stanchi ma sollevati dopo diversi giorni trascorsi bloccati sulla Rise Above davanti alle coste siciliane a causa di un divieto di sbarco. Sono apparsi così gli 89 migranti che questa mattina hanno finalmente messo piede sulla terraferma arrivando al porto di Reggio Calabria intorno alle 7.30. Sollevati anche i membri dell’equipaggio che sono riusciti a mettere in salvo i migranti, ma ai quali è stato impedito di scendere dall’imbarcazione gestita dalla ong Mission Lifeline.
L’arrivo di questa mattina nello scalo reggino è considerato un evento Sar (Search and rescue), ossia un salvataggio in mare in caso di naufragio, a differenza dei casi che vedono coinvolte la Geo Barents e Humanity 1 al porto di Catania.
«Con il maltempo fuori le persone a bordo hanno sofferto il mal di mare e il freddo». A parlare ai microfoni del Corriere della Calabria è Hermine Poschmann, portavoce di Mission Lifeline, che racconta: «Finalmente le autorità ci hanno permesso di entrare in un porto italiano. Sono davvero felice che ora tutte le persone che abbiamo soccorso siano finalmente scese dalla nave e siano in salvo a terra». «Il mio ringraziamento speciale – aveva dichiarato Poschmann nelle scorse ore – va all’equipaggio, che ha sopportato le condizioni più avverse. Possiamo essere contenti che questo gioco politico spietato non sia costato vite a bordo del Rise Above».
«Il salvataggio – dichiara Elisa Visconti, direttrice esecutiva di Medici del Mondo Italia – sarebbe avvenuto giovedì scorso, quindi è da allora che sono in mare. Oggi – ha aggiunto – abbiamo assistito con piacere al fatto che tutte le persone sono state fatte sbarcare, non sono state prese misure eccezionali, a differenza di quanto abbiamo visto succedere in altri luoghi, in altri porti. Tutto si è svolto secondo abitudine e le persone, tutte le persone, – ha rimarcato – sono state fatte scendere come dovrebbe essere».
Tra i migranti – provenienti da Costa d’Avorio, Guinea, Tunisia, Egitto, Camerun, Burkina Faso, Liberia – ci sono circa quaranta minori, tra cui otto bambini. Poco dopo l’arrivo sono stati trasferiti nella palestra di Gallico dove trascorreranno qualche giorno prima di essere destinati ai vari centri di accoglienza.
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