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L’indagine

Frode nel commercio di carburanti, una villa a Crotone tra i beni sequestrati

L’inchiesta della Procura di Firenze ha coinvolto due amministratori. Avrebbero evaso l’Iva. Le fiamme gialle hanno posto i sigilli a beni per 3,8 milioni

Pubblicato il: 10/11/2022 – 16:52
Frode nel commercio di carburanti, una villa a Crotone tra i beni sequestrati

FIRENZE Oltre una ventina di indagati, due interdetti dalla gestione di impresa e sequestri per 3,8 mln di euro in una indagine della guardia di finanza di Firenze su una Frode fiscale nella compravendita di carburante. La Frode verteva sull’evasione dell’Iva. Le Fiamme gialle hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali interdittive emessa dal gip di Firenze verso due amministratori di una società con sedi a Firenze e nella provincia di Pisa. Eseguito anche il sequestro preventivo finalizzato alla confisca e per equivalente di denaro, conti correnti bancari, quote societarie, autoveicoli e immobili di proprietà o nella disponibilità per 3,8 milioni di euro, pari all’Iva che sarebbe stata evasa in quattro anni, dal 2018 al 2021.

Le indagini

Le indagini hanno svelato una sistema che avrebbe consentito alla società fiorentina di acquistare, da una ventina di ditte fornitrici ritenute “cartiere” e situate in Lombardia, Lazio, Campania, Piemonte, Liguria, Emilia Romagna e Veneto, prodotti petroliferi a prezzi bassissimi, grazie proprio all’Iva evasa, anche asserendo la destinazione all’export. Il carburante, acquistato e stoccato nei propri depositi, veniva poi rivenduto a prezzi altamente concorrenziali ad alcune pompe ‘bianche’ (quelle indipendenti dai circuiti maggiori) in Toscana, con margini di guadagno elevati rispetto alla media del mercato di settore. I fornitori interposti, titolari delle società fornitrici, sono indagati per dichiarazione fraudolenta con utilizzo e emissione di fatture per operazioni inesistenti, mentre coloro che, all’esito dell’indagini, sono stati ritenuti responsabili dell’indebito guadagno, sono destinatari del provvedimento di sequestro milionario e della misura interdittiva di 6 mesi “dall’ufficio di amministratore, sindaco, liquidatore, direttore generale e dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, nonché ogni altro ufficio con potere di rappresentanza della persona giuridica o dell’imprenditore”.

I beni sequestrati

Un villino a Forte dei Marmi (Lucca) del valore di 800 mila euro, tre Rolex, un bracciale d’oro, quote nominali di società per 150.000 euro più otto immobili in Versilia, nel Fiorentino, nella provincia di Pisa, a Livorno e a Crotone, sono alcuni dei beni sequestrati dalla guardia di Finanza di Firenze, in esecuzione del provvedimento finalizzato alla confisca per 3,8 milioni di euro firmato dal gip Piergiorgio Ponticelli.
L’inchiesta ha coinvolto due amministratori della Pacon, società a responsabilità limitata che si occupa del commercio all’ingrosso di combustibili solidi, liquidi e gassosi, con sedi a Firenze e nella provincia di Pisa. Il giudice ha lasciato alcuni veicoli nella disponibilità dell’azienda perché possa proseguire l’attività, con nuovi amministratori al posto dei due interdetti 6 mesi. Nell’inchiesta della procura fiorentina, sono 22 le persone indagate, a vario titolo, per Frode fiscale nella compravendita di carburante, dichiarazione fraudolenta mediante utilizzo nonché emissione di fatture per operazioni ritenute inesistenti. I reati, secondo la procura, sarebbero stati commessi tra il 2017 e il 2021.

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