COSENZA Michele Maria Spina è il nuovo Questore di Cosenza. Questa mattina, in conferenza stampa, la presentazione ufficiale. Spina, precedentemente in carica a Latina dal gennaio del 2020, ha sostituito Giovanna Petrocca andata in pensione. I risultati investigativi ottenuti dal neo questore di Cosenza nella sua precedente esperienza sono stati concreti: dalle indagini della Dda all’inchiesta sull’omicidio Moro, e poi tutta una serie di interventi operativi contro la corruzione come quella relativa allo scandalo dei concorsi truccati alla Asl. Da oggi, in Calabria, una nuova avventura. Resterà in carica solo un anno, poi il pensionamento.
«Staremo con il fiato sul collo dei pregiudicati», esordisce Spina che promette di ricorrere all’utilizzo di misure di prevenzione per mostrare i muscoli e recuperare gli spazi occupati da chi delinque. «Incrementeremo le attività investigative e apriremo le porte e le finestre della Questura alle associazioni, ai cittadini, agli studenti che cercherò di incontrare il più possibile», aggiunge il Questore che aggiunge: «Se i presidi vorranno, cercherò di incontrare quanti più studenti possibile per discutere dei temi della legalità a loro più vicini. Lavoreremo per migliorare anche solo di un centimetro la sicurezza di questa vastissima provincia». Spina proviene da Latina, una provincia infiltrata dalla ‘ndrangheta e dalle mafie autoctone come i rom «che hanno soggiogato la città ma che oggi sono clan mafiosi disarticolati». Cosenza «ha una storia criminale nota, recentemente è stata conclusa una brillante operazione della Dda che ha tolto dalla circolazione un bel po’ di pregiudicati. Noi dobbiamo riconquistare gli spazi fisici e ideali,», ribadisce Spina. Che cita Al Pacino in “Ogni maledetta domenica”, «dobbiamo conquistare un centimetro per volta, quello fa la differenza».
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