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Serie D

L’Fc Lamezia Terme acciuffato nel recupero dalla Vibonese (1-1)

Un punto ciascuno nel derby di Serie D. I rossoblù pareggiano con un rigore dubbio. Anche i lametini reclamano per un penalty non concesso

Pubblicato il: 13/11/2022 – 20:49
L’Fc Lamezia Terme acciuffato nel recupero dalla Vibonese (1-1)

VIBO VALENTIA Bastava guardare in sala stampa il volto a dir poco rabbuiato, per usare un eufemismo, di mister Novelli che attacca: «Basta sono stanco dell’ottavo rigore contro» (sono sette, ma cambia poco – ndr) per comprendere come il Lamezia abbia perso altri due punti. In vantaggio con l’opportunista Addessi (sesto gol stagionale) ad inizio ripresa, il Lamezia conferma il proprio difetto di non saperla chiudere col colpo del prevedibile k.o. e, all’ultimo respiro (ben otto minuti di recupero, alquanto esagerati), paga dazio con un altro rigore discutibile, trasformato da Balla.
Verrebbe da “ironizzare” che se non fosse tutto vero sarebbe una… balla. Invece è tutto tristemente (parliamo sempre di calcio ovviamente) reale: non solo l’incapacità del Lamezia a chiudere le partite, ma anche il settimo dicasi settimo rigore stagionale contro. A fronte dei due a favore finora e di un altro proprio oggi che, al 37’ della ripresa, Fangwa si conquista, visibilmente strattonato sotto agli occhi di Allegretta da Molfetta che, bontà sua, si sbraccia per indicare che non c’è fallo, “balla” questa sì! Fangwa entrato da appena 4 minuti soffia palla a Nallo e lo aggira sulla linea di fondo dell’area, il centrale della Vibonese lo tira giù per la maglia atterrandolo. Sarebbe rigore netto ma Allegretta colpevolmente non se la sente, e più che per il probabile contatto successivo in area lametina da cui scaturisce il rigore per la Vibonese, il “torto” subìto oggi dall’Fc è il rigore non dato a Fangwa appena descritto. Se la sente invece l’arbitro all’ultimo sospiro: angolo di Balla (sempre lui), la palla danza in area in due “contatti” differenti. Prima quello tra Sparandeo-Cadili, col colpo di testa del vibonese che passa verso l’altro contatto Cristiani-Albisetti. Il giocatore dei locali finisce a terra e l’arbitro vede il rigore ammonendo subito Cristiani, che va prontamente a protestare la sua innocenza. Dal dischetto Balla spiazza Mataloni e l’arbitro la chiude lì.

La cronaca del match

Riavvolgiamo il nastro e partiamo dall’inizio: Novelli rispetto alla gara col Licata rinuncia all’acciaccato Maltese (in tribuna con Cunzi) e a Morana, schierando Borgia ed Emmanouil. La Vibonese rispetto all’exploit di Canicattì ne cambia 3, dovendo sempre rinunciare all’infortunato Szymanovski, pezzo pregiato (a detta di Modica in sala stampa). Dopo un sinistro in area di Trajkovski respinto da Mataloni in apertura e subito dopo gioco fermato per un fuorigioco, è il Lamezia che prende le redini del gioco ed in tre minuti crea altrettante situazioni pericolosi. La più clamorosa la prima, al 4’: Ferreira fa viaggiare in area Addessi che si ritrova a tre metri da Mengoni. Peccato che la palla se la ritrovi sul destro, non il suo piede, e ciabatta un tiro frenato che Mengoni para a terra senza problemi. Quindi un minuto dopo bel cross da destra di Miliziano e Ferreira gira di testa non dando però forza e precisione. Quindi al 7’ stavolta, sempre da destra, è Cristiani a calibrare un cross sul secondo palo che scavalca un Mengoni sorpreso ma Nallo anticipa tutti appoggiando di testa la palla al proprio portiere. La Vibonese sembra essere rimasta negli spogliatoi, col Lamezia invece che prende subito le misure gestendo il gioco fino alla mezz’ora, senza però mai concludere verso la porta vibonese. Lo fa invece la squadra di Modica al 34’ sfiorando il vantaggio con un’azione analoga a quella di Addessi in apertura. Il promettente (‘04) De Marco tra i migliori del primo tempo, se ne va in slalom ed offre in area una assist al bacio a Martiniello. L’attaccante non crede a tanta grazia e tutto solo davanti a Mataloni gli appoggia di fatto il pallone tra le braccia. Il tempo senza recupero finisce lì.
Nella ripresa stessi roster ed ecco subito il vantaggio lametino. Miliziano fa partire un traversone dall’out destro lontano dall’area. Mengoni si protende in presa alta sovrastando Emmanouil, ma nel ricadere perde la sfera. Il più lesto ed opportunista è Addessi (2’) che salta un avversario e infila lo 0-1 tra una selva di gambe dei difensori che s’erano messi a proteggere la porta. Esplode la gioia sulla panchina gialloblù e dei 30 tifosi al sèguito. La Vibonese non ci sta e gradualmente pressa ed occupa la metà campo avversaria, col Lamezia però che non rinuncia a giocare ma colpevolmente non sfrutta le azioni che costruisce. Già all’11’ De Luca in ripartenza sbaglia l’appoggio centrale e Scafetta, altro under rossoblù di qualità, prova con un diagonale con Mataloni che stava rientrando in porta e diagonale di poco fuori. Un minuto dopo cross da sinistra di Balla, sempre Scafetta gira di testa e grande intervento di Mataloni all’angolino in tuffo. Il Lamezia allenta la pressione con un buon varco per Emmanouil (21’) poco fuori il limite, ci prova col sinistro, palla alta. Risponde dall’altra parte capitan Tazza dalla destra, palla out. A proposito di quest’ultimo poco dopo viene graziato quando, in modo antisportivo, va letteralmente a prendere di peso l’infortunato Morana per farlo alzare, l’arbitro che vede tutto chiude un occhio e lo ammonisce soltanto. Si arriva poco dopo la mezz’ora, e l’ottimo Scafetta mostra di saperci fare: dai 30 metri fa partire un bolide che Mataloni, seppur piazzato, deve ingegnarsi per alzare in angolo. Si arriva al 37’ con il rigore non concesso al lametino Fangwa, descritto prima: peccato perché proprio in questi casi deve parlarsi di ingiustizia lampante! Si prosegue e la Vibonese aumenta il forcing, anche con cinque cambi. Pure Novelli procede con tre sostituzioni, entrano proprio Fangwa, Morana e Alma. Ancora Fangwa protagonista al 41’: ruba palla a Tazza sull’out laterale, si invola in area, resiste al maldestro tentativo di fermarlo di Bonnin ed appoggia dietro per Alma. Sinistro a botta sicura da due passi e sulla traiettoria si trova incredibilmente il compagno Morana e così si manca il raddoppio. Si entra in zona recupero (non segnalato), scopriremo cronometro alla mano che saranno ben 8 spropositati minuti di extra time. Poco dopo il Lamezia riparte velocemente 3 contro 1: Morana però mostra qualche limite e dà una palla troppo lunga per Fangwa – che impreca – lanciato verso Mengoni, che esce e rinvia. Proprio dal portiere vibonese, al 51’, parte il rilancio-decisivo. Cadili sulla trequarti in precario equilibrio colpisce di testa all’indietro: Mataloni esce al limite ed entra in contatto col neo entrato Vari che riesce ad anticiparlo. Mentre la palla si avvia lentamente verso la porta sguarnita, sempre Cadili recupera in extremis e salva sull’accorrente La Torre mettendo in angolo con una stoica scivolata. Trambusto a go-go in tribuna col pubblico che trasforma il ‘Razza’ in una bolgia e da quell’angolo nasce il rigore finale della Vibonese – già descritto – che vale 1’1-1 finale ed i rimpianti del Lamezia. Non può essere altrimenti: la squadra di Novelli aveva tenuto bene il campo, mostrando personalità e carattere ma non concretizzando a dovere nelle situazioni create in ripartenza. E mentre stasera il Catania allunga ancora, ora a +10 proprio sul Lamezia secondo, domenica al D’Ippolito è in programma il ‘big-match’ Lamezia-Catania, che certo con tale distacco ridimensiona di molto le velleità gialloblù che speravano in un gap minore. Tant’è, intanto vincere domenica ‘è l’unica cosa che conta’…

Il dopogara

In sala stampa, si anticipava, scuro Novelli che ribatte contrariato subito ad una domanda da sponda vibonese che parlava di risultato giusto: «Dipende da come si leggono le partite, noi non abbiamo mai sofferto se non nel forcing finale» sbotta il tecnico lametino che però parte l’analisi dai “penalty”. «Ora sono stanco, passi per il primo e secondo rigore subìti in campionato, ma degli otto (sette – ndr) subìti finora 6 erano inesistenti, tra l’altro tutto è documentato dalle immagini. E tra l’altro oggi prima ce n’era uno netto per noi su Fangwa e non concesso. Questa cosa mi sta urtando troppo. Ciò comunque nulla toglie ad una Vibonese forte, di grande intensità e non avevo dubbi poiché conosco come il bravo Modica fa giocare le sue squadre. Il rammarico mi resta piuttosto anche per le nostre 2-3 occasioni di tre contro uno che non abbiamo saputo fruttare. E però alla squadra non posso rimproverare granchè poiché ha fatto la partita».
Dall’altra parte Modica, tecnico della Vibonese spiega: «Abbiamo fatto una bellissima partita contro una squadra di grande fisicità e che ha un’identità precisa. Non potevamo competere con la loro qualità ma abbiamo fatto la nostra partita e sono contento dei miei ragazzi, bravi a reagire dopo aver subìto quel gol su cui la maggioranza degli arbitri concede punizione per fallo contro il portiere. Allo stesso modo su Vari a contatto con Mataloni c’era rigore per noi. Il Catania? Non farà campionato a sé, ne sono convinto. Certo è una squadra fortissima, sta facendo un torneo straordinario che però non è finito oggi e può succedere qualsiasi cosa».

Il tabellino

VIBONESE – FC LAMEZIA TERME 1-1
FC LAMEZIA TERME (4-3-3): Mataloni; Miliziano, Silvestri, Cadili, De Luca; Cristiani, Borgia (41’st Morana), Emmanouil; Addessi, Ferreira (33’st Fangwa), Terranova (34’st Alma). A disp: Martino, Zulj, Crisafi, Tipaldi, Maimone, Kanoute. All. Novelli
VIBONESE (4-3-3):
Mengoni; Tazza, Nallo (40’st Sparandeo), Bonnin, Trajkovski; De Marco (46’st Albisetti), Basualdo (40’st Hernaiz), Scafetta; Bodjang (41’st La Torre), Martiniello (26’st Vari), Balla. A disp. Spadini, Caicedo, Giammarinaro, Sylla. All. Modica
ARBITRO: Allegretta di Molfetta (Massari-Alessandrino)
RETI: 2’st Addessi (FC); 53’st Balla (rig.) (V).
NOTE: pomeriggio soleggiato. Ammoniti Cadili e Cristiani per il Lamezia; Tazza e Albisetti per i locali). Spettatori un migliaio circa con una trentina lametini. Angoli 8-1. Recupero: 0’pt, 8‘st.

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