ASTI Lutto nel mondo dell’imprenditoria vitivinicola astigiana: è morto a 90 anni Vittorio Vallarino Gancia. Per decenni guidò la Gancia, che era stata fondata dal suo bisnonno nel 1850.
Nel 1975 fu rapito dalla Brigate Rosse nell’Alessandrino, tra Canelli e Acqui, e poi liberato il giorno successivo dopo un conflitto a fuoco con i carabinieri alla cascina Piotta di Melazzo. Era il primo sequestro a scopo di estorsione dell’organizzazione terroristica, un cosiddetto sequestro lampo, e durante il blitz per liberare Vittorio Vallarino Gancia morirono il carabiniere Giovanni D’Alfonso e Mara Cagol, brigatista del nucleo storico e moglie di Renato Curcio. Quell’episodio segnò moltissimo la vita dell’imprenditore e un anno fa circa la procura di Torino riaprì le indagini per identificare il secondo uomo del commando che agì quel giorno e che non fu mai trovato.
Gancia si è spento nella sua casa con accanto la moglie Rosalba. La data dei funerali non è ancora stata resa nota.
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