TREBISACCE Prima i sit-in davanti alla sede, incatenati ai cancelli, poi il blocco sulla statale 106, quindi il gesto estremo di alcuni dipendenti saliti sul tetto della sede per rivendicare i loro diritti. La protesta dei lavoratori del Consorzio di Bonifica dello jonio cosentino che non percepiscono lo stipendio da 7 mesi, si intensifica e sfocia in una nuova manifestazione. Sostenuti anche dagli studenti delle scuole superiori, dai cittadini, dai sindaci e dai rappresentanti politici del territorio, ma anche dal vescovo di Cassano, mons. Francesco Savino, i lavoratori sono scesi per strada, lungo un partecipato corteo organizzato da Cgil, Cisl e Uil, a Trebisacce, per sensibilizzare l’opinione pubblica su una situazione ormai insostenibile.
«Ci sono dei momenti – ha dichiarato mons. Savino – in cui dobbiamo decidere da che parte stare. Da quella della giustizia, della legalità dei diritti, o dalla parte dell’ingiustizia e della provazione di quei diritti? Sono qui accanto ai lavoratori da tanto tempo perché il salario gli viene negato. Il problema non sono le mensilità arretrate ma la dignità di queste persone. Mai come in questo momento storico, di crisi diffusa, alle maestranze vanno riconosciuti i loro diritti. Quando accadono questi fatti la politica manca di credibilità. Mi appello proprio alla politica e al governo del consorzio: non si giochi sulla pelle e sulla disperazione dei lavoratori – conclude il vescovo di Cassano – che invito a non compiere gesti inconsulti, poiché la disperazione genera mostri. Sarò sempre al fianco dei lavoratori e delle persone fragili, delle persone impoverite dal sistema che consuma i deboli».
«A monte di tutto c’è il fatto che il lavoro deve essere retribuito, che poi si voglia mettere sul piatto la riorganizzazione dei consorzi, è un’altra cosa che viene dopo. Chi presta il proprio lavoro ha il diritto di ricevere uno stipendio regolare.
«Era importante partecipare questa mattina al corteo organizzato a sostegno della vertenza che vede i lavoratori del consorzio di bonifica dello jonio cosentino, protestare ormai da molte settimane per veder riconosciuti i loro diritti. Ho notato con piacere – ha sottolineato il senatore di Fratelli d’Italia, Ernesto Rapani – la partecipazione e la sensibilità di tanti studenti e dei cittadini che hanno inteso partecipare alla manifestazione, al fianco dei lavoratori. Ho il dovere di ringraziare il Prefetto per l’opera di mediazione tra Regione e Consorzio. Mi auguro che le coscienze che governano il consorzio si sveglino e soddisfino le esigenze delle maestranze».
«Il coinvolgimento di tanti giovani alla manifestazione – ha detto il sindaco di Trebisacce, Sandro Aurelio – fa comprendere quanto sia delicata la situazione in cui versano i lavoratori. Le istituzioni devono farsi un esame di coscienza e mettere al centro di un tavolo le necessità delle persone».
«Oggi i lavoratori hanno dimostrato la dignità loro e per il lavoro. Ma credo – è stato il pensiero del sindaco di Corigliano Rossano, Flavio Stasi – che sia giunto il momento che siano le istituzioni a dover dimostrare dignità, sedendosi ad un tavolo con l’obiettivo di individuare le giuste risposte da fornire alle maestranze, ovvero quanto in maniera inspiegabile non è stato fatto»
«In qualità di vicepresidente della commissione Agricoltura del consiglio regionale – ha affermato Davide Tavernise, consigliere regionale del M5S – ho sostenuto come sia necessario commissariare questo consorzio, perché la gestione degli ultimi anni è stata scellerata. Stiamo andando incontro ad una riforma regionale degli enti irrigui che probabilmente vedrà l’unione di tutti e gli undici consorzi in un unico ente, ma nel frattempo i lavoratori vanno retribuiti. Dimissioni immediate dell’attuale presidente del consorzio». (l.latella@corrierecal.it)
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