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La riflessione

L’Europa decida come vanno accolti i migranti

Chi l’avrebbe mai pensato che la questione migranti avrebbe determinato tensioni tra i paesi occidentali? Eppure è accaduto! Da una parte c’è chi definisce “irresponsabile” il comportamento dell’I…

Pubblicato il: 14/11/2022 – 10:20
di Franco Scrima*
L’Europa decida come vanno accolti i migranti

Chi l’avrebbe mai pensato che la questione migranti avrebbe determinato tensioni tra i paesi occidentali? Eppure è accaduto! Da una parte c’è chi definisce “irresponsabile” il comportamento dell’Italia e, dunque, di Palazzo Chigi; dall’altra chi respinge l’accusa di “violazione delle leggi” del mare e di quelle internazionali.
Palazzo Chigi, nel rispondere, insiste col dire che le “ONG” non trasportano naufraghi, ma migranti che cercano di raggiungere i paesi europei per tentare di farsi una nuova vita, magari affrancata dalla miseria.
Il dualismo è cominciato in Parlamento con l’opposizione che non è stata dolce con il Governo Meloni tanto da affermare che «si è aperta una pagina che scredita l’Italia». E ciò ha alimento la tensione, già tesa di suo,  tra maggioranza e opposizione.
Secondo il Partito Democratico c’è da valutare se «la pagina aperta scredita l’Italia», mentre i Cinque Stelle ritengono che «il blocco navale sarebbe da considerare uno slogan della Presidente del Consiglio». Insomma, anche una vicenda di povertà che ha come “attori” poveri esseri umani, costretti a lasciare il loro paese e i loro affetti e migrare, fa sì che la tensione politica tra maggioranza e opposizione salga di intensità  e, a tutt’oggi, non accenni ad una tregua.
Una cosa è certa: la maggioranza di Governo non intende piegarsi; anzi sembra determinata a far sì che, in occasione del prossimo Consiglio Europeo degli Affari Esteri, il Governo italiano chieda che si discuta anche della “questione migranti”.
Che questo fosse un argomento che la nuova maggioranza di Governo avrebbe prima o poi affrontato lo si era capito sin da dopo le elezioni politiche, quando il segretario della Lega, Salvini, ha parlato di opportunità nel “chiudere le porte di casa alle navi che trasportano migranti”. Un’idea che presto si è tramutata in “campo di battaglia” per la Lega, facendo così il paio con la battaglia sul “Reddito di cittadinanza”.
Dunque gli italiani erano avvisati: entrambi le questioni sarebbero state poste in discussione in Parlamento; e sicuramente non sarebbero state trattate per essere migliorate, ma per essere cancellate.
Il Governo Meloni, da parte sua, sembra determinato ad abbracciare la linea della fermezza e, per quanto riguarda l’emigrazione, chiede ai Paesi europei di rimboccarsi le maniche e accogliere quei migranti trasportati da natanti che battono la stessa bandiera del Paese di appartenenza.
Al di là delle manovre politiche che interessano più stati europei, è certo che l’Italia non può e non intende essere il “ricovero” di tutti quei “disperati” che lasciano le loro famiglie e la loro terra per trovare di che vivere altrove. Ecco perché l’Europa è chiamata ad affrontare il problema con razionalità e a trovare un accordo tra i paesi del Patto.
Non può essere dimenticato che la questione non riguarda una partita di merce da vendere o da comprare. Al centro c’è la vita di esseri umani che va affrontata, discussa, valutata e, soprattutto, risolta.
Tantomeno è pensabile che i Paesi europei si possano scontrare tra di loro su un tema che pure ha risvolti umani, ma che non può escludere possibili confronti duri e serrati che possono essere motivo di indebolimento di rapporti preesistenti. Il problema emigrazione, insomma, non è per nulla semplice proprio perché potrebbe essere causa di scontro tra Paesi sovrani, uniti finora da forte intesa e interessi reciproci. Altra cosa sarebbe ritrovarsi su questioni di carattere solidale anche se il riferimento può coinvolgere anche la questione migranti, ma ricordandosi che sullo sfondo c’è anche una guerra aperta che continua a mietere vite umane.
*giornalista

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