RENDE «Ritornano le attività del Premio Mario Gallo, prestigioso evento sostenuto dal Ministero dei Beni Culturali e organizzato dalla Cineteca della Calabria. Giunto ormai alla XV edizione e intitolato al grande produttore calabrese che ha tenuto a battesimo talenti come Nanni Moretti e Marco Tullio Giordana, si è contraddistinto in questi anni per l’altro profilo artistico e culturale dei protagonisti coinvolti». È quanto riporta una nota della Cineteca della Calabria che aggiunge: «Dopo il primo appuntamento che ha visto quest’anno profeticamente premiato Antonio Capuano al quale il mese successivo è stato assegnato il David di Donatello, è la volta di Pedro Armocida, giornalista e critico cinematografico nonché direttore della Mostra del Nuovo Cinema di Pesaro».
«Nell’ambito della quindicesima edizione della manifestazione, la Cineteca della Calabria – è detto – insieme al Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’ Università della Calabria, organizzano un incontro dal titolo: “Antropologia dello spettatore cinematografico, dalla visione collettiva alla fruizione individuale” al quale partecipano Olimpia Affuso, ricercatrice in Sociologia della Comunicazione; Ercole Giap Parini, Direttore del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali; Fulvio Librandi, Professore di Antropologia Culturale; Eugenio Attanasio e Mariarosaria Donato della Cineteca della Calabria e – chiaramente – Pedro Armocida al quale al termine dell’incontro verrà conferito il Premio Mario Gallo 2022 per la promozione della cultura cinematografica in Italia».
«Per le generazioni meno giovani vedere un film e andare al cinema – si legge nella nota – erano termini sinonimi, identificando lo spettatore cinematografico come il frequentatore della sala; oggi con l’avvento dei nuovi media, di internet e delle piattaforme, sono diventate due pratiche differenti. Da un lato la visione in sala, con il suo fascino un po’ decadente, lo scarso appeal per i più giovani, dall’altro il consumo solipsistico del prodotto cinematografico in casa sul televisore o al computer. Nel mezzo grandi e irrisolti problemi come la crisi dell’esercizio cinematografico, la pirateria come risposta più evidente, l’avvento delle piattaforme. Com’è cambiato lo spettatore cinematografico, negli ultimi cinquant’anni e come potrà cambiare ancora». «Sono questi – conclude la nota – gli interrogativi ai quali si cercherà di dare una risposta giorno 17 novembre alle ore 17 presso l’Aula Arrighi dell’Università della Calabria, con questo atteso incontro-seminario aperto al pubblico».
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