REGGIO CALABRIA Il Programma operativo regionale 2021-2027 è stato al centro del dibattito nella seduta della seconda Commissione Bilancio del Consiglio regionale. Al centro dei lavori la relazione del dirigente generale del Dipartimento Programmazione Unitaria, Maurizio Nicolai, che ha fatto una analisi a seguito dell’approvazione definitiva da parte della Commissione europea.
A introdurre il tema – si legge dal resoconto di seduta – il presidente della seconda Commissione, Antonio Montuoro (Fratelli d’Italia), che ha ricordato come «il Por 2021-2027 arriva in Commissione ancor prima di essere discusso in Giunta a dimostrazione della rilevanza dell’azione della Commissione nell’iter di approvazione dei documenti inerenti alle politiche comunitarie», spiegando che «il Programma della Regione Calabria è il primo programma plurifondo approvato in Italia» e che «in alcune Regioni il Por è approvato esclusivamente dalla Giunta regionale, limitando all’approvazione del Consiglio soltanto il documento finale». Montuoro ha poi sottolineato come «rispetto alla precedente programmazione il Por Calabria vale 3 miliardi 771 milioni di euro ed è, quindi, uno strumento finanziario di estrema rilevanza per il territorio, attraverso il quale sarà possibile dare risposte ai calabresi e colmare il gap con le altre Regioni d’Italia». Nella sua relazione Nicolai – riporta il resoconto di seduta – ha anzitutto evidenziato che «con il negoziato la Regione ha discusso tutta una serie di questioni avvalendosi di un’assistenza estremamente importante, da parte del Governo centrale», specificando che «i temi affrontati e risolti nel negoziato sono stati cinque, in particolare riguardo alle difficoltà riscontrate per conciliare la previsione di sovvenzioni con gli strumenti di ingegneria finanziaria e alla possibilità di mantenere in alcuni ambiti (Ambiente, strategia territoriale e strategia intelligente) interventi sulla capacitazione amministrativa, attingendo anche al “Priga” (Piano di rigenerazione amministrativa) ».
Il dg della Programmazione della Regione ha aggiunto che «i risultati non sono stati ottenuti su tutti i punti auspicati, ad esempio non si è riusciti a far valere il principio del finanziamento della portualità pubblica che rischierebbe di rientrare tra gli aiuti di Stato», rilevando comunque che «a differenza delle altre volte, nel negoziato non si è discusso di importi ma di giuridicità e obiettivi». Nicolai ha specificato che «il programma dovrà essere approvato dalla Giunta, completato con il partenariato per poi ritornare all’esame della seconda Commissione, annunciando infine che il 24 novembre si costituirà il comitato di sorveglianza che dovrà essere trasparente e rappresentativo».
Nel dibattito, dall’opposizione sono intervenuti Antonio Lo Schiavo, (Dema), che ha chiesto «chiarimenti sulla portualità pubblica e privata», e Raffaele Mammoliti (Pd), che, pur apprezzando – sempre dal resoconto di seduta – l’esposizione ed il passaggio preventivo in Commissione, ha evidenziato come «i dati dimostrano che la spesa del Por precedente si ferma al 50% con punti preoccupanti sull’inclusione sociale, chiedendo quale sia lo stato dell’arte dal punto di vista del rafforzamento amministrativo e se la nuova programmazione ne tenga conto al fine di poter pervenire alla spesa delle risorse programmate». Montuoro ha quindi puntualizzato che «la programmazione è stata ereditata dal passato e che la stessa probabilmente non ha inciso come avrebbe dovuto, soprattutto sulle criticità di alcuni settori», ricordando «il prezioso lavoro svolto dall’attuale amministrazione, e definendo necessario monitorare costantemente non solo la capacità di spesa, ma anche la nuova programmazione e l’impatto delle risorse sul territorio supportando l’attività della Giunta regionale e del presidente Occhiuto». Infine, ancora Nicolai per il quale – riporta sempre il resoconto di seduta – «ad oggi la capacità amministrativa è lontana dagli standard richiesti, esprimendo al riguardo preoccupazione per le risorse non utilizzate» e sottolineando che «la Regione Calabria, attesa la grande operatività della macchina regionale, ha difficoltà a mettere in pratica la progettualità e, quindi, anche le risorse alle quali, comunque, bisogna continuare ad ambire, cercando di sanare i vari gap del sistema burocratico e individuando le soluzioni migliori». Infine, Montuoro ha ricordato che «dopo l’approvazione da parte della Giunta regionale il documento tornerà in Commissione». Nel prosieguo dei lavori, che avevano 10 punti all’ordine del giorno, la Commissione ha poi approvato una serie di provvedimenti che prevedibilmente saranno all’odg del Consiglio regionale di lunedì: tra questi la proposta di legge per istituire l’Osservatorio regionale contro le discriminazioni suoi luoghi di lavoro e quella per promuovere la memoria di Jole Santelli. (redazione@corrierecal.it)
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