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i nodi della sanità

Occhiuto contro i funzionari del Tavolo Adduce: «Chiederò a Schillaci e Giorgetti di scegliere: o me o loro»

Il governatore rilancia le critiche ai tecnici sul Programma operativo. «Faremo la ricognizione del debito, già 730 adesioni dei fornitori»

Pubblicato il: 15/11/2022 – 18:44
Occhiuto contro i funzionari del Tavolo Adduce: «Chiederò a Schillaci e Giorgetti di scegliere: o me o loro»

CATANZARO «Spero che i funzionari che compongono il Tavolo Adduce ci restituiscano il Programma operativo approvato entro qualche settimana, altrimenti parlerò con Schillaci e con Giorgetti per dire che il presidente della Regione benché commissario non è più disponibile a sedere al Tavolo Adduce: poi dovranno sostituire o il presidente della Regione commissario oppure i funzionari». Lo ha detto il presidente della Regione e commissario della sanità Roberto Occhiuto, parlando con i giornalisti alla Cittadella a Catanzaro, a margine del confronto sul libro “Amara verità” scritto dal dirigente Pd Carlo Guccione.

«Faremo la rignizione del debito, già 730 Pec dei fornitori»

Occhiuto si è soffermato anzitutto sul tema della ricognizione del debito, che secondo alcuni osservatori difficilmente sarà fatta entro fine anno anche per la “resistenza” di forti interessi contrari. «Faremo la ricognizione del debito, perché la volontà di farla è più forte di qualsiasi interesse. Per 12 anni i commissari non hanno avuto la possibilità o la capacità di fare la ricognizione del debito, noi stiamo procedendo, anche molto velocemente. Ringrazio la Guardia di Finanza perché ci darà una mano a valutare tutti i titoli di credito e credo che dimostreremo che la sanità in Calabria può essere governata e che i conti della sanità possono essere conti in chiaro. Stiamo facendo un grande lavoro, che produrrà dei risultati già a cominciare dalle prossime settimane» . Occhiuto ha quindi aggiunto: «Quando avremo i dati, tutti si renderanno contro che non c’è una scarsa adesione. A oggi hanno risposto 730 fornitori, mancano le società di factoring che hanno acquisito gran parte dei crediti, ma tutto procede secondo le previsioni. Addirittura di sono fornitori iscritti nei bilanci delle aziende sanitarie come debitori, che, poiché abbiamo detto che la ricognizione la facciamo alla Guardia di Finanza, hanno comunicato alla piattaforma di non avere alcun credito. Quindi il fatto che alle 16 di oggi ci siano 730 Pec arrivate dimostra – ha sostenuto il presidente della Regione – che forse molti hanno capito che in Calabria è passato il tempo nel quale anche chi non doveva avere nulla dal sistema sanitario chiedeva al sistema sanitario di essere pagato» .

«Emendamento per sospendere i pignoramenti fino a fine 2023»

Occhiuto ha commentato anche la sentenza della Consulta che ha sbloccato la possibilità di pignoramenti alle Asp. «Ho chiesto al governo e al Parlamento di intervenire, credo che lo farà già nei prossimi giorni in sede di conversione del Decreto Calabria, c’è un emendamento che fissa il termine al 31 dicembre 2023, perché la Corte Costituzionale non dice che è illegittima la sospensione, dice che era troppo lungo il termine del 2025. Quindi confido nella possibilità del Parlamento e del governo di far approvare l’emendamento che ho chiesto: il termine del 31 dicembre 2023 – ha spiegato il governatore – non lede le prerogative dei creditori ma ci consente di poter valutare anche il contenzioso, che è un altro tema perché molti non si iscrivono alla piattaforma ma hanno avuto decreti ingiuntivi pagati a volte due o tre volte. Quindi oltre a fare una valutazione sui titoli di credito faremo, insieme alla Guardia di Finanza, anche una valutazione sulle somme pagate per decreti ingiuntivi incrociandoli con i dati del tesoriere. Se una clinica privata ha fatturato X deve aver ricevuto X, se ha ricevuto X più Y più Z significa che qualcosa non ha funzionato».

L’aut aut ai ministri Schillaci e Giorgetti

Infine, Occhiuto ha ribadito le critiche all’atteggiamento a suo dire inutilmente “ragionieristico e pignolo” del Tavolo Adduce: «Ho avuto modo di parlare con Schillaci a lungo ma dei problemi più complessivi della sanità, Giorgetti lo conosco da 15 anni. Nello specifico non ho parlato di questo. Spero che i funzionari che compongono il Tavolo Adduce ci restituiscano il Programma operativo approvato entro qualche settimana, altrimenti parlerò con Schillaci e con Giorgetti per dire che il presidente della Regione benché commissario non è più disponibile a sedere al Tavolo Adduce: poi – ha concluso Occhiuto – dovranno sostituire o il presidente della Regione commissario oppure i funzionari» . (a. c.)

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