REGGIO CALABRIA Senza passare dalle Commissioni ma direttamente in aula. La legge sulla introduzione del consigliere “supplente” e, di conseguenza, sulla moltiplicazione delle poltrone alla Regione avrà una corsia preferenziale e sarà all’ordine del giorno del prossimo Consiglio, in programma lunedì. È quanto è emerso dalla Conferenza dei capigruppo convocata d’urgenza dal presidente di Palazzo Campanella Filippo Mancuso, Conferenza dei capigruppo nella quale – riferiscono fonti accreditate – si sarebbe realizzato il blitz del centrodestra, che in pratica avrebbe “svelato” le reali finalità della Pdl presentata da cinque dei 6 capigruppo dello schieramento governativo (manca solo la sottoscrizione della Lega). E così la proposta di legge firmata da Giacomo Crinò (Forza Azzurri), Giovanni Aruzzolo (Forza Italia), Francesco De Nisi (Coraggio Italia), Giuseppe Graziano (Udc) e Peppe Neri (Fratelli d’Italia) sarà discussa il 21 novembre al fondo di uno sprint che evidentemente è legato anche alla tempistica per la conclusione delle trattative per la sostituzione dei due assessori eletti nel Parlamento, Tilde Minasi per la Lega e Fausto Orsomarso per FdI. Secondo quanto confermano sempre fonti del centrodestra, infatti, l’operazione sottesa all’approvazione della legge sulle incompatibilità tra consigliere e assessore – e sull’ingresso del primo dei non eletti in Consiglio fino alla durata dell’incarico assessorile del consigliere regionale – sarebbe anche se non soprattutto un modo per “risolvere” gli equilibri interni soprattutto di Fratelli d’Italia, perché – si dice con sempre più insistenza – il capogruppo meloniano Neri entrerebbe in Giunta lasciando il posto in aula al sindaco di Locri Giovanni Calabrese in questo modo FdI riuscirebbe a soddisfare i “desiderata” di tutti. In più, ci sarebbe anche un altro effetto: l’ingresso in Consiglio regionale dell’attuale sindaco di Castrolibero, Giovanni Greco, in luogo dell’attuale assessore all’Agricoltura Gianluca Gallo. Insomma, all’orizzonte alla Regione ci saranno un bel po’ di novità, in un contesto estremamente teso, perché le opposizioni di centrosinistra si sono lanciate all’attacco della proposta di legge regionale sul consigliere “supplente” parlando di rigurgito di casta, di testo «indecente», di testo che moltiplica inutilmente i costi della politica (tra nuove indennità e nuove strutture) e utile solo a sistemare i conti nella maggioranza di centrodestra e infine di testo anche a rischio impugnazione (contrasterebbero l’articolo 122 Costituzione) sulla scorta di un precedente del 2014. Tesi che non hanno senso, invece, per la maggioranza di centrodestra, che, forte dei numeri, va avanti come un treno e lunedì porterà all’incasso la nuova normativa. La maggioranza infatti fa presente che non ci saranno costi aggiuntivi a carico del bilancio della Regione (essendoci il capitolo per gli assessori esterni, possibili fino a 7) e ricordando che nel 2015 fu l’allora centrosinistra a guida Mario Oliverio a modificare lo Statuto in senso moltiplicatore delle poltrone: quanto al rischio di impugnazione, per la maggioranza di centrodestra sarebbe scongiurato dalla formula di approvazione del testo (legge ordinaria e non di modifica statutaria). A ogni modo, il centrodestra procede come un rullo compressore e lunedì completerà il blitz. (c. a.)
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