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L’operazione

Traffico di droga dello stupro, blitz in 45 province italiane: sette arresti

L’operazione coordinata dalla Procura di Roma. Il procuratore capo Lo Voi: «Dato allarmante sulla diffusione»

Pubblicato il: 16/11/2022 – 14:07
Traffico di droga dello stupro, blitz in 45 province italiane: sette arresti

ROMA Sette arresti e 60 perquisizioni in tutta Italia. È il bilancio dell’operazione svolta dalla Polizia su disposizione della Procura di Roma nell’ambito di una indagine relativa al traffico di sostanze stupefacenti del tipo gammaburilattone (GBL, la droga dello stupro), mefedrone, cocaina.
L’attività è stata svolta dagli uomini della Sezione Polizia Giudiziaria della Polizia di Frontiera Aerea di Fiumicino, coordinati dal Servizio Centrale Operativo e dalla Direzione Centrale per i Servizi Antidroga.
Nelle indagini coinvolti anche la Squadre Mobile di 45 province. In diversi periodi sono «state arrestate 87 persone – spiega una nota del procuratore di Roma, Francesco Lo Voi – e il sequestro di 200 kg di Gbl, pari a circa 380.000 dosi singole, nonché all’oscuramento, adottato grazie alla collaborazione del Servizio della Polizia delle Comunicazioni, di cinque siti internet utilizzati come canale di approvvigionamento della droga».

Il procuratore capo: «Dato allarmante sulla diffusione»

«Le indagini hanno delineato uno scenario allarmante sulla diffusione della sostanza perlopiù approvvigionata mediante siti internet olandesi, dove la sostanza può essere legittimamente commercializzata, cosi favorendo una nuova forma di imprenditorialità criminale “fai da te” anche nell’ambito del traffico di droga». È quanto afferma in una nota il Procuratore di Roma, Francesco Lo Voi, in riferimento all’operazione che ha portato oggi all’arresto di 7 persone e a 60 perquisizioni in tutta Italia in un procedimento che vede complessivamente indagate 200 persone, sulla importazione e spaccio della droga dello stupro. Le indagini sono state coordinate dall’aggiunto Giovanni Conzo. «Proprio la commercializzazione illegale delle droghe – aggiunge Lo Voi nella nota – sulle reti informatiche risulta una modalità di diffusione insidiosa e difficile da contrastare, in quanto consente l’accesso al mercato clandestino di un numero potenzialmente indefinito di clienti ed offre la possibilità ai consumatori, soprattutto quelli più giovani, di acquistare la sostanza direttamente da casa, senza dover entrare in contatto con lo spacciatore, ricevendola a domicilio in confezioni, spedite per posta con la garanzia di riservatezza del contenuto».
Parlando della diffusione di questo tipo di sostanza nella nota della Procura si afferma che l’«Gbl è stato in particolare utilizzato per soggiogare la volontà degli ignari assuntori che ne hanno fatto uso e creare in loro uno stato di semi coscienza e amnesia, al fine di abusare sessualmente o per perpetrare violenza e raggiri ma anche per finalità voluttuarie ed è di rapida diffusione negli ambienti socio ricreativi e ludici».

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