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Faccia a faccia tra Occhiuto e la maggioranza sulla proposta del consigliere-supplente

L’annuncio di Mancuso: fissato un incontro prima del consiglio regionale per discutere sulla norma. «Esiste in altre Regioni e non comporta nuove spese»

Pubblicato il: 19/11/2022 – 16:41
Faccia a faccia tra Occhiuto e la maggioranza sulla proposta del consigliere-supplente

REGGIO CALABRIA Una riunione dei capigruppo di maggioranza, estesa al governatore Roberto Occhiuto, per ridiscutere la proposta del consigliere-supplente, bollata dall’opposizione come una legge “moltiplica poltrone” e difesa, invece, dalla maggioranza. La scelta viene comunicata dal presidente del consiglio regionale Filippo Mancuso – che difende la logica istituzionale ed economica della proposta – e, in effetti, lascia ancora “aperta” ogni soluzione sulla vicenda. In sostanza, sulla decisione finale peserà molto il giudizio del presidente della giunta regionale che non sarebbe, per così dire, entusiasta della norma.

«La norma esiste anche in altre Regioni e non comporta maggiori spese»

«Per il rispetto delle prerogative di tutti i consiglieri che la carica di Presidente dell’Assemblea regionale mi impone, non ho inteso fin qui prendere posizione sulla proposta legislativa dei gruppi di maggioranza finalizzata a introdurre, anche in Calabria com’è stato fatto in altre Regioni (Lombardia, Umbria, Emilia Romagna, Molise e Abruzzo), l’incompatibilità tra lo status di consigliere regionale e quello di assessore. Tuttavia – afferma il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso -, di fronte alle polemiche strumentali di quella parte delle opposizioni che irresponsabilmente agita, in linea con le più deplorevoli forme dell’antipolitica populista, lo spettro della spesa facile e dell’utilizzo spropositato delle risorse pubbliche, mi corre l’obbligo, a tutela della reputazione del Consiglio regionale e della facoltà di ogni consigliere di esercitare liberamente le funzioni legislative, di escludere categoricamente che la proposta in discussione porti a un aggravio della spesa. Tantomeno a un sovvertimento delle norme dello Statuto regionale». Il presidente del consiglio regionale Filippo Mancuso prende posizione dopo circa una settimana di silenzio sul provvedimento che agita la politica calabrese, tra accuse di “casta” (dall’opposizione) e difese d’ufficio dalla maggioranza.

«Distinguere funzione di controllo e gestionale»

Sottolinea  Mancuso: «La proposta di legge, qualora approvata, non modifica la previsione statutaria di 30 consiglieri e di 7 assessori che, infatti, rimane inalterata. Ma, al contrario, attua, introducendo la figura del consigliere-supplente, un principio fondamentale dello Stato di diritto e delle democrazia liberali: l’incompatibilità tra lo status di consigliere regionale e quello di assessore. Si vuole così distinguere, nettamente, la funzione di controllo e vigilanza, tipica del consigliere regionale, da quella gestionale che spetta all’assessore». L’accusa piovuta sulla maggioranza è quella di voler risolvere un proprio problema politico, rendendo più soft la sostituzione dei due assessori eletti in Parlamento, Tilde Minasi e Fausto Orsomarso. Il presidente del consiglio regionale riconduce tutto a questioni squisitamente tecniche e respinge l’accusa di voler aumentare la spesa, ricordando anzi di averla ridotta.

Mancuso: «Questo Consiglio ha risparmiato 13 milioni di euro»

Ancora Mancuso: «Sorprende che dinanzi al tentativo di riorganizzare, nel pieno rispetto dei principi costituzionali, l’architettura istituzionale della Regione per renderla più trasparente, democratica ed efficiente, parte delle opposizioni, anziché confrontarsi nel merito, lanci accuse di sfacciato utilizzo delle risorse pubbliche, dimenticando che questo Consiglio regionale, anche sulla riduzione dei costi della politica, non ha nulla da rimproverarsi. Avendo, fra l’altro, ridotto all’essenziale le proprie esigenze istituzionali, fino al punto di restituire alla Giunta ben 13 milioni di euro da utilizzare per politiche dello sviluppo economico e sociale».

La discussione in riunione dei capigruppo di maggioranza

Aggiunge Mancuso: «Precisati i punti fondamentali che rendono opportuna e necessaria la proposta di dotare la Regione del consigliere-supplente, e auspicando che la dialettica maggioranza-opposizioni recuperi, nell’interesse della Calabria, i tratti della leale collaborazione, mi attiverò – d’accordo col presidente Occhiuto e i capigruppo della maggioranza -, affinché la discussione in Aula della proposta sul consigliere-supplente, sia preceduta da una serena discussione in un’apposita riunione dei capigruppo di maggioranza. Sarà quella la sede per chiarire definitivamente la linearità democratica dell’iniziativa e la sua documentata invarianza di bilancio. Nonché l’occasione per un complessivo approfondimento delle norme utili ad assicurare più corrette e produttive relazioni politiche e istituzionali fra Giunta e Consiglio regionale».

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