ROMA C’è un sospettato per i tre omicidi di donne avvenuti a Roma giovedì mattina. La persona sospettata è attualmente sotto interrogatorio negli uffici della Questura. In base a quanto si apprende sarebbe stata individuata questa mattina e trasferita per essere ascoltata. La testimonianza di due cittadini cubani e di una terza persona hanno messo gli investigatori della Polizia di Stato sulle tracce di Giandavide De Pau, l’uomo sospettato di aver ucciso tre donne nella giornata di giovedì a Roma, nel quartiere Prati.
Secondo quanto si è appreso il nome del soggetto, che ha 50 anni e diversi precedenti per droga, ma anche per armi, violenza sessuale, lesioni, era emerso in passato nell’ambito di una inchiesta sul clan di Camorra dei Senese ed in quella su “Mafia Capitale – Mondo di mezzo”. Nella storia personale di De Pau anche due ricoveri per motivi psichiatrici.
Secondo gli inquirenti De Pau era l’uomo fidato del boss Michele Senese per il quale svolgeva anche il ruolo di autista e factotum. Negli atti della maxi indagine si fa riferimento anche ad un incontro avvenuto in un bar nella zona di Corso Francia tra l’ex Nar e Senese a cui era presente anche De Pau. Il sospettato del triplice omicidio compare anche in altre indagini, più recenti, in cui gli venivano contestati, tra gli altri, i reati di rapina, cessione di sostanze stupefacenti e minacce a pubblico ufficiale.
«La situazione è sotto stretto controllo e riteniamo di poter affermare che la collettività possa tornare ad essere più tranquilla perché altri fatti collegati a questi tragici avvenuti non ci saranno». Lo afferma il questore di Roma, Mario Della Cioppa in una nota relativa agli Omicidi di Roma. Il questore aggiunge che «in merito ai tragici fatti che si sono verificati nel quartiere Prati siamo estremamente soddisfatti per il lavoro che sta portando avanti la Squadra Mobile e la Polizia Scientifica, in sinergia informativa con l’Arma dei Carabinieri, seguendo le indicazioni della Procura della Repubblica». Il numero uno di San Vitale aggiunge che per i «dettagli inerenti lo stato delle indagini dobbiamo confrontarci con il Procuratore Lo Voi con il quale siamo costantemente in contatto per doveroso rispetto verso chi ha la direzione delle stesse e verso il lavoro che sta conducendo il PM titolare, insieme al Capo della Squadra Mobile. Quale Autorità Provinciale di pubblica sicurezza, ben consapevole delle aspettative della cittadinanza, molto scossa dai fatti e che, giustamente, invoca sicurezza, posso assicurare che al momento la situazione è sotto stretto controllo e riteniamo di poter affermare che la collettività possa tornare ad essere più tranquilla perché altri fatti collegati a questi tragici avvenuti non ci saranno. Al momento opportuno, gli organi investigativi e la Procura della Repubblica forniranno le informazioni doverose».
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