Riceviamo e pubblichiamo dal consigliere comunale di Lamezia Terme Ruggero Pegna.
«Ringraziandovi per la grande attenzione che mi riservate nella qualità di consigliere comunale in riferimento all’articolo da voi pubblicato oggi (in realtà l’articolo sul rinvio a giudizio di Pegna è stato pubblicato giovedì 17 novembre, ndr) preciso che la citazione segue all’ennesima opposizione da parte del signor Vincenzino Ruberto alla richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura, in merito al presunto debito di qualche migliaio di euro verso il Comune di Lamezia, in realtà inesistente, e quindi alla mia dichiarazione di assenza di cause di incompatibilità con il ruolo di consigliere. La stessa richiesta di archiviazione, nonché i precedenti esiti giudiziari a mio favore, sia in sede di Tribunale Civile sia di Tar, che hanno dichiarato l’insussistenza di qualsiasi incompatibilità, confermano a mio parere, a quello della stessa Procura e di vari giudici, la totale infondatezza di quanto denunciato dal primo dei non eletti allo scopo di prendere il mio posto in consiglio. Una vicenda semplicissima e chiarissima, diventata una sorta di persecuzione da parte di questo signore e del suo legale Pasqualino Scaramuzzino, che non si vogliono ancora rassegnare all’esito elettorale, producendo ricorso su ricorso in modo ossessivo e stucchevole. In attesa di esprimere un giudizio umano e politico, nonché di valutare ogni successiva azione con il mio avvocato Tiziano Lio in merito a questa storia portata avanti da miei sostenitori e da un candidato dello stesso partito che mi descriveva come un nuovo Messia durante la campagna elettorale, c’è solo da stendere un velo pietoso».
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