BOLOGNA «Ho creduto di dovervi parlare in questa riunione di circolo perché ho deciso di candidarmi a segretario del Partito Democratico nazionale». Come previsto, lo annuncia il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, parlando nel suo circolo di Campogalliano (Modena) e ricevendo un’ovazione dai sostenitori presenti. «Mi è parso giusto dirlo prima di tutto a voi e dirlo qui. Cioè agli iscritti del mio circolo, ai compagni e alle compagne, agli amici, nel mio comune. Peraltro, io sono nato proprio lì davanti, in questa piazza», ha aggiunto.
«Non vogliamo delegare ai 5 stelle di rappresentare da soli la sinistra e al Terzo polo l’area dei moderati. Il Pd nasce come grande forza popolare di centrosinistra e questo spazio adesso ce lo andiamo a riprendere noi», ha detto Bonacciani. Che ha spiegato: «Abbiamo tanto da fare e da rigenerare. E non basterà un congresso. Ci aspetta un vera e propria traversata del deserto perché il nostro compito è far tornare il Pd un grande partito popolare, perno di un centrosinistra capace di battere la destra nelle urne alle prossime elezioni. Serve umiltà e orgoglio, determinazione e coraggio e lavoro quotidiano tra le perasone», ha aggiunto. «Abbiamo bisogno di un Pd più popolare, mai populista».
«Non chiederò a nessuna corrente di sostenermi né vorrò il sostegno di qualsivoglia corrente», ha detto Bonaccini. «Io – ha ribadito in un altro passaggio – non mi sono mai iscritto ad una corrente e lo voglio dire ai più giovani: si vive benissimo lo stesso, direi anche meglio. Credetemi, è anche l’unico modo per essere davvero una comunità. Altrimenti perché un volontario dovrebbe montare una Festa de l’Unità, fare volantinaggio o partecipare a una manifestazione?».
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