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Occhiuto: «Dico sì all’autonomia ma prima garantire in tutta Italia diritti civili e sociali» – VIDEO

Il governatore a SkyTg24: «Deve funzionare il fondo di perequazione. Entro fine anno la quantificazione del debito sanitario»

Pubblicato il: 20/11/2022 – 12:29
Occhiuto: «Dico sì all’autonomia ma prima garantire in tutta Italia diritti civili e sociali» – VIDEO

CATANZARO «La Costituzione va attuata tutta: l’articolo 116, il 117 e il 119. Dalla riforma del Titolo V questi articoli sono rimasti sulla carta. Non ho pregiudizi nei confronti dell’autonomia differenziata, l’ho detto al ministro Calderoli. Ci sono alcune materie che possono essere demandate alle Regioni e che possono diventare un’opportunità e un’occasione di sviluppo per tanti territori». Lo ha detto Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, intervistato da Lavinia Spingandi ad “Agenda”, su SkyTg24, ribadendo un concetto espresso nei giorni scorsi, come il Corriere della Calabria ha sottolineato ieri.
«L’autonomia differenziata, per funzionare, ha bisogno che i diritti civili e sociali siano garantiti nello stesso modo dappertutto, attualmente non è così nel nostro Paese. Le risorse per i servizi essenziali devono essere erogate non in ragione dell’ingiusto criterio della spesa storica – finora è stato così -, ma in ragione dei fabbisogni. Per fare questo deve funzionare il fondo di perequazione, che non ha mai funzionato. Quindi, sì all’autonomia differenziata, a condizione che siano realizzate anche le altre indicazioni che ci dà la Costituzione. L’autonomia differenziata nella nostra Carta è una possibilità che si può dare alle Regioni, invece il riconoscimento dei diritti allo stesso modo, su tutto il territorio nazionale, è indicato come un dovere dello Stato. Allora, realizziamo tutto: prima i doveri e poi le possibilità», ha sottolineato il governatore Occhiuto.

L’intervista

«Entro fine anno la quantificazione del debito sanitario, cosa mai fatta negli ultimi 12 anni»

«La Calabria ha un debito sanitario sul quale si è fantasticato per tanti anni, si è detto che era di 3 miliardi, poi di 1 miliardo. Il governo ha mandato diversi commissari che non sono riusciti a quantificarlo», ha detto ancora Occhiuto. «Io sto utilizzando la Guardia di Finanza, con la quale abbiamo fatto un accordo per il quale la Gdf dovrà valutare i crediti che le aziende dicono di vantare nei confronti della Regione. Abbiamo realizzato una piattaforma ed invitato tutti i fornitori del sistema sanitario a iscriversi, ed è successo che alcune cliniche, aziende e imprese, che risultavano come creditrici, non si sono neanche iscritte, perché, evidentemente, il fatto che ci sia di mezzo la Guardia di Finanza le ha indotte ad evitare di pretendere crediti di prestazioni che probabilmente sono stati già pagati. In Calabria ci sono alcune imprese che hanno avuto pagamenti due o tre volte per le stesse prestazioni, lucrando sul deficit di capacità amministrativa di qualche azienda sanitaria. Entro fine anno quantificherò, finalmente, il debito sanitario, facendo quello che non si è fatto in 12 anni di commissariamento», ha sottolineato il governatore Occhiuto.

«Il Ponte attrattore per altri investimenti, in Calabria SS106 fondamentale»

«Ho visto il ministro Salvini molto determinato sulla realizzazione del Ponte sullo Stretto. È un’opera importante, che troverà il consenso delle Regioni Calabria e Sicilia, ci siamo incontrati più volte con il presidente Schifani. Il Mediterraneo sta diventando un luogo centrale nel nuovo paradigma di sviluppo dell’economia occidentale, e allora se vogliamo far diventare il Mezzogiorno l’hub dell’Europa su questo bacino, il finanziamento del Ponte sullo Stretto è strategico e dimostra l’attenzione dello Stato per il Sud», ha spiegato poi Occhiuto. «Il Ponte sullo Stretto può essere un attrattore per tanti altri investimenti, e ovviamente in Calabria abbiamo bisogno anche di altro. Ho chiesto, ad esempio, al ministro Salvini il finanziamento in legge di bilancio per la Strada Statale 106, un’opera fondamentale per la mia Regione».

«Ci siano benefici economici e di carriera per medici che vengono in Calabria»

«È importante che il governo ci stia vicino, perché la sanità della Calabria è in macerie. Oggi che il sistema sanitario nazionale vive problemi gravi in seguito al Covid, il sistema sanitario calabrese li vive in maniera ancora più consistente», ha sostenuto il governatore. 
«Faccio l’esempio del reclutamento dei medici: è difficile trovare medici per i pronto soccorso anche in Veneto e in Lombardia, in una Regione come la Calabria, che ha un sistema sanitario poco attrattivo, è ancora più difficile. Ho chiesto al governo di fare in modo che in Calabria si possano assumere dei medici così come si assumono i magistrati, i poliziotti. Se un magistrato viene in Calabria ha, giustamente, benefici di carriera ed economici, perché siamo una zona disagiata. Allora io dico all’esecutivo nazionale, datemi la possibilità di fare in modo che se un medico partecipa ad una procedura concorsuale in Calabria e decide di lavorare da noi – magari in un pronto soccorso difficile come quelli di Gioia Tauro, di Locri di Polistena – due anni di lavoro gli valgono il doppio, così come per i magistrati. La sanità è zona disagiata in Calabria, altrimenti un commissariamento di 12 anni non avrebbe avuto ragione di esserci», ha sottolineato il governatore Occhiuto.

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