COSENZA Dedito alla cessione di sostanza stupefacente per conto della famiglia Abbruzzese – come narrato da diversi collaboratori di giustizia – Marco Tornelli (indagato nell’inchiesta “Reset”) secondo il pentito Francesco Noblea sarebbe riuscito a guadagnarsi fiducia «tanto da esser battezzato a casa di Marco Paura da Celestino Abbruzzese», detto “Micetto”. Un fedelissimo dei “Banana”, fanno intendere i collaboratori di giustizia Marco Paura e Francesco Noblea. Che riferiscono agli investigatori la commistione di un atto violento perpetrato da Tornelli nei confronti di un asilo nido.
Ma perché un asilo nido viene preso di mira dalla mala cosentina? A spiegare i motivi, il 15 ottobre 2015, è proprio Marco Paura. Il danneggiamento sarebbe stato «richiesto dal titolare di un altro asilo dove era iscritta la figlia di Abbruzzese per eliminare la concorrenza». Paura racconta tutto nel corso di un interrogatorio: «Su ordine di Celestino Abruzzese è stato incendiato un asilo nido. Precisamente il titolare dell’asilo nido dove andava il figlio di Celestino, ha chiesto allo stesso di danneggiare l’asilo nido per motivi di concorrenza». Tra i gestori dei due asili sarebbero sorti dei dissidi, e da soci sarebbero diventati poi “rivali”. «Si sono divisi – dice Paura – e per evitare la concorrenza ha chiesto ad Abruzzese di incendiarlo. Marco Tornelli e un altro soggetto hanno materialmente incendiato l’asilo nido».
Il pentito aggiunge alcuni essenziali dettagli circa l’organizzazione dell’intimidazione. «Celestino Abbruzese, in mia presenza, ha spiegato ai due come avrebbero dovuto incendiare l’asilo, in cambio di 50 euro ciascuno. I due recepite le informazioni, sono passati all’azione ed «hanno preso la benzina e incendiato l’asilo. L’episodio si è verificato nell’anno 2014-2015», sottolinea Paura che poi completa il flashback con una ulteriore precisazione. «In cambio dell’incendio, il titolare dell’asilo nido aveva promesso a Celestino Abruzzese che non avrebbe fatto pagare la retta mensile al figlio che frequentava il suo istituto». La circostanza sarà poi supportata da alcuni accertamenti effettuati dalle forze dell’ordine e dalla denuncia del titolare dell’asilo finito nel mirino dei “Banana” che ha raccontato lo spiacevole episodio. «Sul posto erano presenti i vigili del fuoco e gli abitanti dello stabile, ho avuto modo di constatare che il tappetino sintetico di colore verde posto all’ingresso della scuola era stato completamente bruciato mentre la porta finestra d’ingresso dello stesso asilo era stata colpita in tre punti differenti». (f. b.)
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