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Il riconoscimento

«Ictus: l’“Hipponion” a due medici under 40»

Vibo Valentia, ancora una volta, ha indossato l’“abito buono” per dare una degna cornice all’ottava edizione del Convegno nazionale sulle “Complicanze precoci e tardive dell’Ictus cerebrale”, che …

Pubblicato il: 21/11/2022 – 10:17
di Franco Scrima*
«Ictus: l’“Hipponion” a due medici under 40»

Vibo Valentia, ancora una volta, ha indossato l’“abito buono” per dare una degna cornice all’ottava edizione del Convegno nazionale sulle “Complicanze precoci e tardive dell’Ictus cerebrale”, che si è nei giorni scorsi. La manifestazione, promossa dall’ “Associazione Italiana Ictus”, è stata ideata, presieduta e coordinata dal professor Domenico Consoli (nella foto di copertina, ndr).
Il prestigioso premio nazionale “Hipponion” (unico nel suo genere in Italia) è stato assegnato quest’anno a due giovani specialisti che hanno presentato lavori considerati di “valore scientifico, innovativo, di impatto potenziale e di interazione con i loro colleghi senior”.
I dati emersi nel corso dei lavori congressuali – secondo gli esperti – hanno offerto uno spaccato preoccupante della malattia in Italia. Si parla, infatti, di oltre 180 mila persone che vengono colpite annualmente da ictus. La metà di esse riesce, per fortuna, a guarire completamente; un’altra parte, però, stimata in circa il venti percento, perde la vita. Il resto sopravvive ma con esiti invalidanti.
L’interessante convegno, i cui lavori sono stati articolati in seminari, si è svolto su temi legati alle complicanze precoci e tardive della malattia, che hanno riguardato anche gli attacchi di natura ischemica ed emorragica.
Il dottor Consoli, ideatore ed anima del Convegno, ha reso noto che nei seminari sono stati approfonditi anche argomenti legati alle complicanze per il “parkensonismo arteriosclerotico” e per la “demenza”, la “depressione” e i “disturbi comportamentali”.
Particolarmente interessante il confronto che si è tenuto tra gli specialisti sui temi della spasticità e delle condizioni ad essa correlate. 
Tanti i temi trattati: dai fattori a rischio, tra i quali il “diabete”, alla “fibrillazione atriale”, fino alla “stenosi carotidea”.
Il Convegno di Vibo Valentia, riservato a ricercatori under 40 autori di lavori inediti sull’ictus, ha riscontrato quest’anno grande interesse scientifico.
I ricercatori che hanno presentato studi sono stati quest’anno 33 con lavori ritenuti tutti di buon livello tanto da rendere laboriosa la scelta dei vincitori.
E mentre scorrono i titoli di coda sulle complicanze precoci “dell’ictus cerebrale”, si prepara il sipario per il prossimo appuntamento che si terrà nel 2024 visto che il prestigioso premio di Vibo Valentia viene assegnato con scadenza biennale.
*giornalista

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