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Rinviata la legge sul “supplente”, il centrodestra evita la spaccatura in aula ma per la prima volta si divide sul serio

La discussione slitta, passa la linea degli scettici. Più lontana la nomina di Neri nella futura giunta. Occhiuto: «Non mi appassionava…»

Pubblicato il: 21/11/2022 – 15:40
Rinviata la legge sul “supplente”, il centrodestra evita la spaccatura in aula ma per la prima volta si divide sul serio

REGGIO CALABRIA Rinviata «ai prossimi mesi» (a una fase politica un po’ meno complicata, ma nei fatti l’idea potrebbe tramontare definitivamente), la proposta di legge per introdurre l’incompatibilità tra assessore e consigliere regionale e per introdurre la figura del consiglierei “supplente”. È questo – secondo quanto riferiscono fonti accreditate del centrodestra – l’esito della riunione della maggioranza di centrodestra, convocata dal presidente del consiglio regionale Filippo Mancuso d’intesa con il governatore Roberto Occhiuto.
Alla fine sulla posizione degli “ultras”, i firmatari della proposta di legge – i capigruppo di Forza Azzurri Crinò, di Forza Italia Arruzzolo, di Coraggio Italia Francesco De Nisi, del’Udc Giuseppe Graziano e di Fratelli d’Italia Giuseppe Neri – prevale la soluzione di compromesso caldeggiata da ampi settori della maggioranza scettici, se non critici o esplicitamente contrari, nei confronti del merito e dell’opportunità del testo, che a esempio non entusiasmava anzitutto il governatore Roberto Occhiuto. Per evitare di spaccarsi e lacerarsi in aula, dunque, il centrodestra si salva in calcio d’angolo, non senza però aver palesato profonda divisione, evidente del resto fin da subito, esplicitata dalla mancanza della firma della Lega sulla Pdl. Dunque, la proposta di legge viene rinviata, e di conseguenza ritirata dall’ordine del giorno del Consiglio regionale di oggi. Un esito non privo di effetti: a molti non è sfuggito il fatto che il gruppo di Fratelli d’Italia sia entrato in aula oggi non subito, ma dopo l’informativa del governatore Occhiuto sulle infrastrutture.

La formula usata da Mancuso: «Proposta condivisa ma sarà riproposta insieme con altre modifiche allo Statuto»

Mancuso, in aula, ha utilizzato una formula buona per salvare il senso della proposta di legge e anche della compattezza della maggioranza: «Pur essendo la proposta condivisa all’unanimità da tutta la maggioranza – ha spiegato –, per affrontare con maggiore serenità e in una logica di sistema le problematiche istituzionali si è convenuto nel corso di una riunione del centrodestra terminata poco fa, di riproporre nei prossimi mesi alle commissioni competenti e all’aula l’iniziativa legislativa assieme a una serie di altre modifiche dello Statuto e del regolamento, con l’obiettivo di migliorare l’architettura istituzionale della Regione e per renderla più trasparente, democratica ed efficiente. Ribadendo la giustezza politica e legislativa del provvedimento che intendiamo rinviare auspico che tutte le forze politiche presenti in aula, sui temi istituzionali e su questioni di più stringente attualità, si adoperino per recuperare i tratti della leale collaborazione e della responsabilità». 

Occhiuto: «Giusto ritirarla. L’argomento non mi appassionava»

Anche Occhiuto, a margine del consiglio regionale, ha commentato lo slittamento del dibattito sulla norma: «La legge sul consigliere supplente non era un argomento che mi appassionava molto – ha detto –. Piuttosto sono stato impegnato in questa settimana a lavorare col governo sulle infrastrutture regionali e prima sulla proroga del decreto Calabria. Oggi, però, ho chiesto ai firmatari di questa proposta – che ringrazio per la sensibilità dimostrata – di ritirarla dall’ordine del giorno, anche se è stata presentata in assoluta buona fede, perché in fondo rappresentava un provvedimento già approvato in altre Regioni, come la Lombardia o il Veneto. Ma purtroppo noi non siamo ancora né come la Lombardia né come il Veneto, in Calabria ci sono ancora tante cose che non funzionano, e quindi è utile dare dimostrazione che siamo in grado di far funzionare prima quello che non va. Si penserà a questa norma quando si farà la revisione dello Statuto regionale e si ragionerà su come rendere più funzionale l’attività complessiva del Consiglio regionale».

Giunta, più lontana la nomina di Neri, riprende quota Calabrese

Lo slittamento della norma ha una conseguenza nell’immediato: venendo meno la figura del “consigliere supplente”, pare allontanarsi la ventilata nomina ad assessore di Giuseppe Neri e risale nel borsino il nome del sindaco di Locri Giovanni Calabrese come esterno in quota Fratelli d’Italia al posto di Fausto Orsomarso. Restano da definire il nome del nuovo assessore leghista. Nelle ultime ore, oltre ai profili già emersi nei giorni scorsi (Iannini, Bozzo e Capponi) è emersa la candidatura della consigliera di Fincalabra Emma Staine. In ogni caso, venuta meno l’ipotesi del consigliere supplente, secondo fonti del centrodestra il governatore Occhiuto potrebbe annunciare i nuovi assessori in tempi molto rapidi. (redazione@corrierecal.it)

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