CATANZARO Le risorse per la realizzazione della Statale Jonica dovranno finire nel Bilancio dello Stato. L’obiettivo del governatore della Calabria Roberto Occhiuto non è cambiato. Anzi, il presidente rilancia e “ricorda” al governo Meloni che, per iniziare, servono tre miliardi. Interpellato dal Corriere della Calabria per fare il punto sullo stato dell’arte (istituzionale e non solo) di una delle infrastrutture chiave della regione, Occhiuto ribadisce che «la Strada Statale Jonica è una delle priorità del mio governo regionale. Già dai primi mesi dopo il mio insediamento alla Cittadella ho chiesto all’esecutivo nazionale, allora guidato da Mario Draghi, di accendere un faro su un’arteria di vitale importanza per la nostra Regione e per l’intero Mezzogiorno».
Il governatore ricorda che «negli ultimi decenni la Ss 106 è stata finanziata con circa 1,5 miliardi di euro, di cui la maggior parte per il cosiddetto Megalotto 3 (1,34 miliardi). Megalotto 3 che, per l’appunto, attende da 10 anni la sua realizzazione. Io ho chiesto – supportato dall’interno Consiglio regionale e dai sindacati (Cgil, Cisl e Uil) nazionali e regionali – le risorse indispensabili per questa grande opera».
Anche su quale sia l’obiettivo Occhiuto non mostra arretramenti. Spiega al Corriere della Calabria che lo scopo è «quello di concludere i lavori della Ss 106 in 10-15 anni al massimo: per completare interamente questa infrastruttura ci vorranno più risorse di quelle che verranno stanziate per il Ponte sullo Stretto. Voglio fare ciò che in passato non si è mai riusciti a fare: cominciare a far inserire nel bilancio dello Stato risorse certe e strutturali per avviare subito i lotti della Statale Jonica».
Il primo passaggio? «Ho chiesto al governo guidato da Giorgia Meloni e al ministro Matteo Salvini di trovare almeno i primi 3 miliardi di euro aggiuntivi, fissando già l’arco temporale entro il quale tutti finanziamenti dovranno arrivare in Calabria per completare l’opera. I finanziamenti dovranno, auspicabilmente, essere scadenzati nel tempo, per evitare la possibilità di disimpegnare queste risorse a causa dei tempi tecnici necessari a costruire l’opera».
Niente formule precostituite. Per il presidente della giunta regionale «Anas deve essere messa subito nelle condizioni di cantierare le risorse, ma se ci dovessero essere lungaggini per costruire i bandi, dobbiamo fare in modo che questi fondi non vadano persi. In caso contrario, ciò che naturalmente ci auguriamo, se Anas sarà bravissima e velocissima ad avviare tutti gli iter burocratici per la messa a terra dei finanziamenti, questi dovranno essere immediatamente accessibili. Spero, dunque, che l’esecutivo nazionale nella legge di bilancio di prossima pubblicazione mi abbia ascoltato, e abbia cominciato a finanziare con i primi 3 miliardi chiesti dal mio governo regionale la Strada Statale 106». (redazione@corrierecal.it)
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